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Calendario F1 2026: date e orari delle gare
Il Mondiale di Formula 1 2026 si prepara a inaugurare una stagione destinata a segnare un punto di svolta nella storia recente del Circus. Un campionato che non solo introduce novità tecniche legate al nuovo regolamento, con power unit aggiornate e un ulteriore orientamento verso l’efficienza e la sostenibilità, ma che si presenta anche con un calendario ricco, strutturato e sviluppato per ampliare ulteriormente il bacino globale degli appassionati. Non più soltanto un susseguirsi di gare, ma una vera narrazione che attraversa continenti e culture, portando la competizione su piste iconiche e circuiti emergenti, con una serie di appuntamenti destinati a scandire l’intero anno sportivo. Un calendario pensato per essere fluido, internazionale, mediaticamente efficace, e calibrato per non lasciare respiro né ai team né ai tifosi.
Il 2026 rappresenta inoltre una stagione chiave per molte scuderie, alcune delle quali potrebbero essere all’ultima chance prima di profondi cambi generazionali interni.
Le prime gare: il Medio Oriente apre le danze
La stagione partirà come da tradizione in Medio Oriente, con il Bahrain che si conferma Gran Premio inaugurale, seguito a breve distanza da Jeddah, in Arabia Saudita, consolidando la tendenza degli ultimi anni. L’apertura è prevista per domenica 8 marzo 2026, alle ore 16:00 italiane (18:00 locali) sul circuito di Sakhir, e costituisce il primo vero banco di prova per verificare quanto i nuovi regolamenti tecnici influenzeranno prestazioni e strategia.
Subito dopo, il campionato si sposterà a Jeddah per il secondo appuntamento, programmato per domenica 15 marzo, ore 18:00 italiane, su un circuito cittadino tra i più veloci del calendario. Il passaggio rapido tra i due round del Medio Oriente servirà a testare la capacità di adattamento delle vetture a piste con caratteristiche opposte: asfalto abrasivo e curve stop&go in Bahrain; sezione tecnica e rettilinei estremamente lunghi a Jeddah.
Il ritorno in Australia e l’ingresso dell’Asia
A seguire, il ritorno nel continente asiatico si concretizzerà con un breve stop in Australia, confermato il 29 marzo alle 07:00 italiane, al circuito dell’Albert Park di Melbourne, orario tradizionalmente mattutino per il pubblico europeo che negli anni si è trasformato in un appuntamento rituale per gli appassionati.
Il mese di aprile introdurrà una delle novità più attese della stagione: il rientro del Gran Premio della Cina a Shanghai, previsto per domenica 12 aprile alle 09:00 italiane, dopo anni di assenza. Subito dopo, a distanza di una sola settimana, si volerà in Giappone, a Suzuka, per il quinto appuntamento stagionale, fissato per domenica 19 aprile alle 08:00 italiane. Un back-to-back asiatico di grande intensità, che potrebbe iniziare a definire le prime gerarchie tra scuderie e piloti.
L’Europa si accende: Imola, Barcellona e Monte Carlo
L’Europa aprirà le porte al mondiale con il Gran Premio dell’Emilia-Romagna a Imola, fissato per domenica 4 maggio alle 15:00, anticipando per la seconda volta consecutiva il tradizionale GP di Barcellona. E proprio la pista catalana ospiterà il settimo appuntamento, in programma domenica 18 maggio alle ore 15:00, decretando l’ingresso della stagione nelle fasi centrali.
Il calendario 2026 non rinuncia a una delle sue tappe più glamour: Monte Carlo. Il Gran Premio di Monaco è confermato per domenica 25 maggio alle ore 15:00, e rappresenterà come sempre il simbolo dell’eleganza e della tecnica estrema.
Nord America e spinta globale del Circus
Subito dopo, l’attenzione si sposterà oltreoceano con il Gran Premio del Canada, previsto per domenica 8 giugno alle ore 20:00 italiane, sul circuito di Montréal, noto per le sue frenate aggressive e i muretti ravvicinati. La fase nordamericana si intensificherà con l’appuntamento di Miami, programmato per domenica 15 giugno alle 21:00 italiane, mentre il GP del Messico, caldissimo sia dal punto di vista climatico che del tifo, occuperà la data di domenica 29 giugno alle 22:00 italiane, segnando una chiusura intensa della fase americana.
La fase centrale: Europa che decide, Spa e Silverstone come snodi
Il ritorno in Europa per la parte centrale del mondiale vedrà Austria (6 luglio, ore 15:00), seguito dal Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone (13 luglio alle 16:00), e dal Gran Premio d’Ungheria (20 luglio alle 15:00).
Il mese di agosto coinciderà come da tradizione con la pausa estiva, interrotta però da un ritorno anticipato a Spa-Francorchamps fissato per domenica 3 agosto alle 15:00, un posizionamento strategico in vista degli ultimi dieci appuntamenti stagionali. Il circuito belga, con le sue condizioni meteorologiche imprevedibili e l’iconica Eau Rouge, sarà preludio a una corsa al titolo che si preannuncia serrata.
Da Monza all’Asia: il mondiale entra nella fase decisiva
Da lì in poi la tensione comincerà a crescere esponenzialmente. Zandvoort, in Olanda, sarà teatro del Gran Premio del 17 agosto (ore 15:00), mentre Monza, casa delle velocità massime, ospiterà il suo GP domenica 31 agosto alle ore 15:00 italiane, in linea con l’elenco storico delle tappe europee più seguite.
Il passaggio in Azerbaigian, a Baku, avverrà domenica 14 settembre alle 13:00, prima del consueto appuntamento in Qatar programmato per 28 settembre alle ore 18:00 italiane.
Verso la fine: Singapore, Giappone e ritorno in Medio Oriente
Il culmine asiatico arriverà con il GP di Singapore, confermato in notturna per domenica 5 ottobre alle 14:00 italiane (20:00 locali), seguito a breve distanza dal GP del Giappone (di nuovo, ma in posizione autunnale), previsto per domenica 19 ottobre alle ore 07:00 italiane, per poi concludere l’arco continentale con il ritorno del Gran Premio del Vietnam domenica 26 ottobre alle 09:00.
Finale ad alta tensione: Riyadh e Abu Dhabi per chiudere
La chiusura del campionato sarà affidata alla tripletta mediorientale ormai consolidata: Qatar come detto a fine settembre, poi Arabia Saudita il 16 novembre (ore 18:00 italiane) e quindi Gran Premio di Abu Dhabi, tradizionalmente conclusivo, domenica 23 novembre alle ore 14:00 italiane (18:00 locali). Un arco finale ormai entrato nella consuetudine della Formula 1, che negli ultimi anni ha spesso visto il titolo decidersi proprio sul tracciato di Yas Marina.
Un calendario costruito per mettere alla prova e intrattenere
Il calendario 2026, nella sua interezza, mette in evidenza l’ambizione della Formula 1 di consolidare la propria identità globale, ridefinendo i tempi televisivi per garantire massima esposizione nei principali mercati e mantenendo un equilibrio tra tradizione e modernità.
Per le scuderie, rappresenta una sfida logistica senza precedenti: viaggi intercontinentali più ravvicinati, window temporali ridotti per lo sviluppo e un confronto tecnico che inizierà a delinearsi fin dal primo blocco mediorientale. Per i tifosi, è la garanzia di una stagione ricca, coerente e ad alto tasso di intensità sportiva.
E se il 2026 sarà l’anno della svolta tecnica, regolamentare e gestionale, sarà anche l’anno in cui la Formula 1 si presenterà nella sua forma più completa, con un calendario che, più che una sequenza di gare, assomiglia a una sceneggiatura perfettamente calibrata.