Quando, il 30 novembre 2025 sul circuito di Lusail, in Qatar, Leonardo Fornaroli ha ottenuto un secondo posto nella Feature Race - sufficiente a laurearsi campione della Formula 2 con un turno di anticipo - tutto il mondo delle corse ha rivolto lo sguardo a questo giovane talento italiano.

 

A soli 20 anni, Fornaroli non solo si è aggiudicato il titolo iridato nella serie cadetta, ma ha anche bissato il successo dell’anno prima in Formula 3, entrando con decisione nella classe dei giovani piloti che qualcuno già chiama ‘predestinati’. Ma chi è Leonardo Fornaroli? Scopriamo insieme i suoi inizia, i trionfi e il futuro dopo la firma con McLaren.

 

Leonardo Fornaroli, gli inizi

 

Leonardo Fornaroli è nato a Piacenza il 3 dicembre 2004. Il suo avvicinamento al mondo delle corse comincia molto presto: già all’età di 10 anni si cala nel sedile di un kart, manifestando una passione e una determinazione, oltre che a un talento naturale, fuori dal comune.

 

Nel 2018 e 2019, tra i kart, si distingue già come pilota subito competitivo: nel 2018 ottiene un terzo posto nel Campionato Italiano X30 Junior, mentre l’anno successivo si classifica di nuovo sul podio al prestigioso Trofeo Andrea Margutti.

 

Il salto nelle monoposto avviene nel 2020 con la categoria Italian F4 Championship, serie storicamente frequentata da molti talenti che puntano verso la Formula 1. Sempre nel 2020 e 2021 gareggia con il team Iron Lynx: al termine del primo anno chiude in nona posizione nella classifica generale, centrando anche un podio a Monza; l’anno successivo, invece, conquista la sua prima vittoria a Misano e altri sette podi, chiudendo l’anno al quinto posto.

 

Dal 2022 inizia a correre in categorie sempre più competitive: dopo una parentesi nella Formula Regional, una classe di mezzo tra Formula 4 e Formula 3, e altre esperienze simili, Fornaroli continua a crescere e a guadagnare fiducia, preparandosi al grande salto verso le serie internazionali.

 

I trionfi in Formula 3 e Formula 2

 

Il 2024 è l’anno di svolta per Fornaroli: ingaggiato dalla scuderia Trident Motorsport, disputa un’intera stagione in Formula 3. E, sorprendentemente, senza vincere una singola gara, conquista comunque il titolo mondiale. Un’impresa che mette in luce soprattutto la sua costanza e regolarità.

 

Il 2025 segna l’ingresso nella categoria che da sempre rappresenta l’anticamera della Formula 1: la Formula 2, con il team Invicta Racing. Ed è un debutto con i fiocchi. Fin da subito mostra competitività, e a luglio conquista la sua prima vittoria nella Sprint Race di Silverstone. Un trionfo significativo, che arriva dopo oltre mille giorni, 1.491 per la precisione, dall’ultimo successo ottenuto in monoposto.

 

La stagione continua fra alti e bassi, ma con una costanza impressionante: al termine del campionato, Fornaroli totalizza quattro vittorie, diverse delle quali nelle Sprint Race, e nove podi complessivi. Con questi numeri, chiude la stagione con ampio margine, laureandosi campione di Formula 2 a Lusail, con una gara di anticipo.

 

Con questo successo, Fornaroli entra in un club molto elite: diventa solo l’ottavo pilota nella storia a vincere il campionato di Formula 2 al primo anno nella categoria, e si unisce a nomi come Oscar Piastri, pilota McLaren, e Gabriel Bortoleto, oggi in Sauber, che, negli anni recenti, erano riusciti nell’impresa di trionfare in F3 e F2 in stagioni consecutive.

 

Il trionfo di Lusail, grazie al secondo posto nella Feature Race, alle spalle di Victor Martins, e la matematica certezza del titolo con un turno di anticipo, hanno consacrato Fornaroli come uno dei giovani talenti emergenti più interessanti del motorsport mondiale.

 

Il futuro e la firma con la McLaren

 

Pochi giorni dopo il trionfo, arriva anche il passaggio che molti aspettavano: il grande salto in Formula 1 e la firma con la scuderia inglese McLaren. Fornaroli è ufficialmente entrato a far parte del McLaren Driver Development Programme, il programma di sviluppo giovani piloti del team di Woking.

 

Per il momento, il suo ruolo sarà quello di test driver e development driver: insomma, lavorerà dietro le quinte, contribuendo allo sviluppo delle monoposto di F1, ma senza avere, almeno per ora, un sedile da titolare nel Mondiale 2026, ma con la possibilità di imparare e crescere alle spalle di Piastri e Norris.

 

Secondo la McLaren, l’ingaggio di Fornaroli rappresenta un investimento per il futuro: “Vincere entrambi i titoli di F3 e F2 è stato un passo importante nel mio percorso”, ha dichiarato lo stesso Fornaroli, “e ora sono motivato a compiere il prossimo passo, con l’obiettivo finale di correre al livello più alto”.

 

In sostanza, la McLaren vede in lui un potenziale pilota di Formula 1, ma preferisce puntare sulla crescita graduale: test, sviluppo, preparazione. Un approccio prudente ma ambizioso, che potrebbe aprire le porte ad un debutto in F1 in un prossimo futuro, magari già nel 2026 o 2027, a seconda delle opportunità.

 

La sua firma con la McLaren rappresenta quindi il primo grande tassello nella transizione verso la Formula 1. Ma, come lui stesso ha detto, non è un punto di arrivo: è un passaggio necessario per prepararsi all’obiettivo finale: correre nella categoria regina delle corse automobilistiche.

 

Il 2026 sarà un anno chiave: tra test, sviluppo e attesa di un possibile sedile, Fornaroli dovrà dimostrare di saper trasformare il talento da promessa in concretezza. Se la McLaren riuscirà a spalancargli le porte (o se un’altra scuderia guarderà al suo curriculum), potremmo essere di fronte all’esordio di un nuovo pilota italiano, pronto a lasciare il segno.