
Ozzy Osbourne, tifoso dell’Aston Villa: il calcio nel cuore del Principe delle Tenebre
La notizia della scomparsa di Ozzy Osbourne ha colpito duramente non solo il mondo della musica, ma l’intero panorama culturale internazionale, compreso quello sportivo. Una leggenda del rock, un’icona capace di ridefinire i confini del metal con i Black Sabbath prima, e con la sua carriera solista poi. Solo poche settimane fa, a Birmingham, aveva salutato il suo pubblico con un concerto d’addio potente e simbolico, seduto su un trono, quasi a suggellare il suo status di re indiscusso del genere.
In queste ore, il cordoglio è arrivato da ogni angolo del mondo: colleghi musicisti, fan storici, celebrità, ma anche semplici appassionati che hanno trovato nella sua musica un rifugio o una scossa. Tra i tanti omaggi, ce n’è stato uno particolarmente sentito: quello dell’Aston Villa. Perché Ozzy, prima ancora di essere il Principe delle Tenebre, era un ragazzo di Birmingham. Un tifoso, un Villan vero, cresciuto a due passi dal Villa Park, e legatissimo al club della sua città.
Il tributo arrivato dal club e dai suoi tifosi alle ore successive alla sua morte ha mostrato un legame autentico, viscerale. Quasi familiare. Perché per Ozzy l’Aston Villa non era solo una squadra: era casa.
Ozzy Osbourne, l'amore per il calcio e il tifo per l'Aston Villa
Ozzy Osbourne non è mai stato una rockstar qualsiasi. È stato un rivoluzionario. Un artista che ha saputo cambiare pelle, ridefinire il concetto stesso di “heavy metal” e farlo suo, esplorando territori musicali diversi, collaborando con nomi apparentemente lontanissimi dal suo mondo – basti pensare al duetto con Post Malone nel 2019, che ha avvicinato una nuova generazione al mito di Ozzy. Eppure, tra assoli e urla da brivido, c’è sempre stato spazio per un’altra grande passione: il calcio.
Non capita spesso che un’icona globale del rock viva il calcio in modo viscerale. Ma Ozzy era britannico, e si sa: in Inghilterra il calcio non è solo uno sport, è quasi religione. Nel suo caso, un’identità ben precisa: claret & blue. Ozzy era un tifosissimo dell’Aston Villa, e non lo ha mai nascosto. Anzi, ha sempre mostrato con orgoglio quel legame profondo con la squadra della sua città natale, Birmingham. È cresciuto a pochi passi dal Villa Park, e fin da ragazzo cercava ogni occasione per entrare allo stadio, anche solo per dare un’occhiata o respirare quell’aria da matchday. Era uno di quei tifosi veri, che il legame con la squadra se lo portano dentro, giorno dopo giorno, sin dalla nascita.
Un amore che non si è mai affievolito, nemmeno con il passare degli anni o con i riflettori puntati addosso. Nell’estate del 2024, insieme a Geezer Butler – bassista nei Black Sabbath e amico di sempre – è stato protagonista di uno spot iconico per il lancio delle nuove maglie dell’Aston Villa, sulle note di “Paranoid”, uno dei brani simbolo della band. Immagini bellissime, che hanno unito musica e calcio in un tributo alla città e alla sua identità. Non solo: quella collaborazione ha portato alla realizzazione di una linea di maglie speciali dedicate proprio ai Black Sabbath, e il Principe delle Tenebre non poteva che esserne più felice.
E poi c’è stato il tributo forse più toccante, che testimonia quanto Ozzy fosse amato anche dai tifosi del Villa. Il 29 gennaio 2025, in occasione del match di Champions League contro il Celtic, l’Holte End ha messo in scena una coreografia spettacolare: un’immensa immagine di Ozzy con le mani tese verso la coppa, quasi a volerla afferrare, accompagnata da scritte cariche di amore e appartenenza: “Up The Villa”, “Every week we follow”, “Villa Till I Die” e “Claret & Blue Army”. Un omaggio che ha unito migliaia di voci in un unico, potente grido d’amore.
Il messaggio dell'Aston Villa per la morte di Ozzy Osbourne
Alla notizia della sua scomparsa, l’Aston Villa ha reagito come si fa con un familiare, più che con una celebrità. Il club ha pubblicato un messaggio toccante sui propri canali ufficiali, ricordando Ozzy non solo come una leggenda del rock, ma anche e soprattutto come un tifoso vero, cresciuto “a pochi passi dal Villa Park”, come recita il post.
“Aston Villa Football Club is saddened to learn that world-renowned rockstar and Villan, Ozzy Osbourne has passed away. Growing up in Aston, not far from Villa Park, Ozzy always held a special connection to the club and the community he came from. The thoughts of everyone at Aston Villa are with his wife Sharon, his family, friends, and countless fans at this extremely difficult time.”
Aston Villa Football Club is saddened to learn that world-renowned rockstar and Villan, Ozzy Osbourne has passed away.
— Aston Villa (@AVFCOfficial) July 22, 2025
Growing up in Aston, not far from Villa Park, Ozzy always held a special connection to the club and the community he came from.
The thoughts of everyone at… pic.twitter.com/lcyBomOdxq
Un messaggio semplice, sincero, che ha toccato nel profondo la tifoseria e ha confermato ancora una volta quanto profondo fosse quel legame. Ma il saluto non è arrivato solo da parte del suo club. Da ogni parte del mondo, artisti, sportivi e personaggi pubblici hanno reso omaggio al Principe delle Tenebre. Dai Metallica a Sharon Osbourne, fino al mondo dello sport con omaggi da parte di figure insospettabili: i New England Patriots, i St. Louis Blues (che hanno fatto suonare “Crazy Train” durante il riscaldamento) o il wrestler Drew McIntyre hanno espresso la loro ammirazione per un uomo capace di superare barriere tra generi e culture.
Insomma, Ozzy è stato molto più che un musicista: è stato un ponte tra mondi diversi. La sua figura ha unito il rock, il metal, lo spettacolo e perfino il calcio in un’unica, gigantesca energia condivisa. E proprio in questo, forse, sta la sua eredità più grande.