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Bad Bunny in WWE: tutti gli incontri disputati e il possibile ritorno sul ring
Bad Bunny, nome d’arte di Benito Antonio Martínez Ocasio, è oggi una delle figure più iconiche della musica latina e del panorama urban mondiale. Nel giro di pochi anni è passato dall’essere un artista emergente a dominare le classifiche internazionali, vincere Grammy, collaborare con colossi della musica globale e diventare un fenomeno pop culturale. Tuttavia, ciò che rende la sua carriera particolarmente interessante è la capacità di essere riuscito a oltrepassare i confini della musica per entrare in maniera sorprendentemente credibile nel mondo del wrestling professionistico.
Non un cameo di cortesia, non una comparsa costruita solo per aumentare la visibilità dell’evento, ma un percorso strutturato, voluto e preparato con attenzione. Quando Bad Bunny appare per la prima volta sul ring WWE, non lo fa da semplice ospite, ma con l’intenzione chiara fin da subito di offrirsi come performer. Un passaggio che molti fan hanno inizialmente accolto con scetticismo, ma che nel tempo ha conquistato rispetto e ammirazione, fino a farne uno dei protagonisti “non wrestler” più apprezzati mai visti nell’arena WWE.
E proprio mentre la sua immagine si appresta a raggiungere uno degli apici mediatici più alti della carriera, con l’annuncio ufficiale della sua esibizione nell’Halftime Show del Super Bowl 2026, il suo nome torna a circolare anche tra gli addetti ai lavori del wrestling. Diverse indiscrezioni parlano infatti di un possibile ritorno sul ring, magari legato proprio alla straordinaria esposizione che l’evento sportivo offrirà nei prossimi mesi. Una possibilità che alimenta curiosità e attesa, e che rende ancora più interessante ripercorrere nel dettaglio la sua avventura in WWE.
Bad Bunny in WWE: il debutto alla Royal Rumble e il legame con Damian Priest
L’avventura di Bad Bunny nel wrestling prende forma nel gennaio 2021, quando viene invitato ad apparire alla Royal Rumble come artista musicale. Si esibisce con il brano “Booker T”, un omaggio a una delle leggende della WWE, ma è quello che accade subito dopo a cambiare le prospettive. Terminata l’esibizione, interviene in un segmento che coinvolge The Miz e John Morrison, entrando nel vivo dell’evento con naturalezza e guadagnandosi i primi consensi per la sua presenza magnetica.
Da quel momento diventa evidente che non si tratta di una semplice apparizione. Bad Bunny inizia a interagire con l’ambiente WWE in maniera continuativa e viene affiancato da Damian Priest, wrestler di origini portoricani come lui. Priest ne riconosce la dedizione e decide di accompagnarlo in un percorso di vera preparazione atletica, trasformando il suo entusiasmo in un percorso di formazione. L’artista si sottopone ad allenamenti intensivi, fisici e tecnici, con sessioni multiple ogni settimana per imparare le dinamiche del ring, le tecniche di caduta, di protezione e di interazione scenica.
In un’intervista ha raccontato come avesse sospeso alcuni impegni musicali per dedicarsi esclusivamente all’allenamento, a riprova di quanto prendesse seriamente l'opportunità. Questa dedizione fa scattare l’interesse della dirigenza WWE, che vede in lui qualcosa di più di una star in cerca di visibilità: un vero appassionato disposto a rispettare le regole del business.
WrestleMania 37: più di un debutto, una vittoria storica per Bad Bunny
Il 10 aprile 2021, a WrestleMania 37, Bad Bunny fa il suo vero ingresso sul ring come wrestler. L’incontro è un tag team match: lui e Damian Priest contro The Miz e John Morrison. La sfida suscita grande curiosità perché raramente una celebrità di alto profilo viene inserita in un match ufficiale, e ancora meno in un evento di portata come WrestleMania (recentemente è accaduto con Jelly Roll a SummerSlam 2025).
Sin dalle prime fasi del match, Bad Bunny sorprende pubblico e commentatori. Non sta solo partecipando: esegue mosse tecniche, colpi coordinati, prende bump (le cadute volontarie tipiche del wrestling) con naturalezza. Addirittura, riesce a eseguire una piledriver fuori dal ring (molto simile alla Mexican Destroyer) che lascia a bocca aperta The Miz. La sua prestazione è talmente efficace che riceve una standing ovation e, al termine della contesa, il suo team conquista la vittoria. Molti analisti definiscono quella performance una delle migliori mai registrate da una celebrity all’interno del ring WWE.
Royal Rumble 2022: tra eliminazioni eccellenti e impatto scenico
A distanza di un anno, nel gennaio 2022, Bad Bunny ritorna alla Royal Rumble. Questa volta non come artista musicale, ma come partecipante ufficiale al match a 30 uomini. Entra con il numero 27 e, ancora una volta, dimostra di essere più di un ospite: riesce a eliminare due nomi di rilievo come Sheamus e Dolph Ziggler, mantenendo la sua presenza nel match fino all'entrata di Brock Lesnar, che lo elimina dopo uno scontro breve ma intenso.
Anche in questo caso, l'artista mostra consapevolezza del linguaggio del wrestling, muovendosi sul ring in modo tecnico e rispettando le dinamiche narrative dell’incontro. La sua partecipazione viene accolta ancora una volta positivamente da pubblico e critica, che ne elogiano il coraggio e la capacità di integrarsi in una competizione fisica autentica.
Backlash 2023 a Porto Rico: una vittoria “di casa” che diventa leggenda
Il punto più alto del suo percorso da wrestler arriva il 6 maggio 2023, durante WWE Backlash, tenutosi a San Juan, Porto Rico. Di fronte al pubblico della sua terra d’origine, Bad Bunny affronta Damian Priest in un match singolo con stipulazione “San Juan Street Fight”. Si tratta di una tipologia di incontro senza squalifiche, in cui è consentito l’uso di oggetti e dove la narrazione assume toni spesso più duri e spettacolari.
In quell'occasione, nonostante non sia un atleta professionista, Bad Bunny riesce a reggere un’intensità fisica notevole, coinvolgendo nello spettacolo varie leggende come Rey Mysterio. Il match, emotivamente carico, si conclude con la sua vittoria, accolta dal pubblico con un entusiasmo esplosivo. È il momento che consacra la sua figura nel wrestling: non più guest star, ma performer riconosciuto.
Le altre apparizioni in WWE e la conquista del titolo 24/7
Durante il suo periodo attivo in WWE, Bad Bunny ha in realtà partecipato anche a segmenti televisivi ed episodi speciali, arrivando a conquistare temporaneamente una delle cinture WWE più particolari: il 24/7 Championship, un titolo caratterizzato dalla possibilità di essere difeso ovunque e in qualsiasi momento. Sebbene il regno sia durato poco, dopo averlo riconsegnato a R-Truth, è stato un ulteriore tassello di una storia unica per un artista esterno al mondo del wrestling.
Inoltre, interviene a WrestleMania 39 nel match tra Rey Mysterio e il figlio Dominik, contribuendo in maniera decisiva al risultato finale e dimostrando ancora una volta una perfetta gestione scenica.
Le voci sul ritorno di Bad Bunny in WWE
Oltre all'annuncio che sarà il protagonista dell’Halftime Show del Super Bowl 2026, le voci su un suo possibile ritorno sul ring hanno iniziato a circolare con insistenza nelle ultime settimane. Alcuni insider WWE parlano della concreta possibilità di una nuova apparizione tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, magari in concomitanza con la Royal Rumble o con WrestleMania. L’ipotesi che Bad Bunny possa tornare sul ring per un match speciale, tra l'altro, è stata confermata da Damian Priest stesso, che ha affermato che l'artista è ancora interessato a combattere nuovamente in WWE. Lo stesso Bad Bunny ha dichiarato in passato che il wrestling è una passione autentica e che non esclude un ritorno se il momento sarà quello giusto.