Jannik Sinner si presentava ai nastri di partenza del Masters 1000 di Shanghai con grandi aspettative. Reduce dal trionfo di Pechino, ambiva a difendere il titolo per poi tentare l'assalto al numero uno del mondo nei tornei seguenti. Invece è stato fermato dai crampi: dopo due ore e mezza di lotta in condizioni di caldo e umidità, il fisico gli ha presentato il conto. Sul punteggio di 3-2 in favore di Griekspoor nel terzo set, l'azzurro è stato costretto al ritiro. 

 

Una scena vista già pochi mesi prima, nella finale di Cincinnati contro Alcaraz: quella volta Sinner alzò bandiera bianca dopo soli cinque game, a causa dell'influenza, ma anche in quel caso sempre in condizioni proibitive viste le elevate temperature. L'uscita di scena complicherà il percorso dell'azzurro verso la vetta del ranking entro il finale di stagione. Ma ora come sta? Quali sono le sue condizioni? E soprattutto, quando potrà rientrare? Scopriamolo insieme.

 

Condizioni Sinner: come sta e i prossimi appuntamenti

 

I tifosi di Jannik possono tirare un sospiro di sollievo. A Shanghai, infatti, non ha accusato alcun infortunio ma semplicemente dei crampi. Secondo le ultime informazioni sulle sue condizioni, Sinner ha già fatto rientro a casa, in quel di Montecarlo, dove trascorrerà alcuni giorni a riposo. L'obiettivo è lasciarsi alle spalle le difficoltà accusate in Cina e recuperare completamente. Un'ulteriore rassicurazione arriva dalla sua programmazione, su cui, fino a questo momento, non ci sono state modifiche. 

 

Nei prossimi giorni, infatti, l'italiano volerà in Arabia Saudita, dove prenderà parte al Six Kings Slam, torneo d'esibizione in programma dal 16 al 19 ottobre. L'azzurro farà poi ritorno in Europa per l'ATP 500 di Vienna, il Masters 1000 di Parigi, a cui è iscritto di default ma la cui presenza non è ancora certa, e poi il gran finale di stagione: le ATP Finals di Torino. Nessun forfait comunicato fino a questo momento, qualche giorno di riposo e poi, salvo cambiamenti dell'ultimo minuti, Sinner tornerà in campo, pronto a tentare un sorpasso in extremis sul numero uno al mondo.