In Premier League c’è un gesto che sta attirando più attenzioni di un dribbling o di un cross: la rimessa laterale di Michael Kayode. Il terzino italiano del Brentford, arrivato solo a gennaio 2025, ha trasformato un dettaglio in un’arma tattica devastante. Contro il Fulham ha lanciato un pallone a 65 metri, una distanza che basterebbe per attraversare metà campo. Da allora, cinque delle venti rimesse più lunghe della stagione portano la sua firma. Il Brentford ha già battuto tantissime rimesse in area di rigore, un dato record che racconta di un piano di gioco preciso e di un impatto immediato. Kayode non si limita a difendere o spingere: sta cambiando il modo in cui la sua squadra attacca. E tutto parte da una linea laterale.

 

Kayode e le rimesse laterali: come sta cambiando il calcio

 

Il calcio moderno è sempre più un laboratorio di idee, dove i dettagli diventano strumenti per cambiare le partite. Gli allenatori non si limitano più a studiare schemi o moduli, ma esasperano principi specifici per creare vantaggi unici. Hansi Flick, ad esempio, sta spingendo il concetto di linea del fuorigioco ai limiti, cercando di intrappolare gli attaccanti avversari in spazi sempre più stretti e calcolati al millimetro.

 

Allo stesso modo, Keith Andrews, alla guida del Brentford, ha intuito il potenziale di Michael Kayode e ha deciso di costruire attorno alle sue rimesse laterali una vera e propria arma strategica. I numeri raccontano l’impatto: il Brentford a ottobre ha già effettuato più di 250 rimesse laterali in area di rigore nella stagione 2025/26, più di qualunque altra squadra inglese, con un incremento netto rispetto all’anno precedente. Non solo quantità, ma anche qualità: cinque delle venti rimesse più lunghe della Premier League da inizio 2024/25 portano la firma del terzino italiano, che contro il Fulham ha toccato un picco di 65 metri, distanza che sfiora quella di un calcio piazzato.

 

Secondo i dati Opta, da quando Kayode è arrivato, il Brentford è secondo in Premier League per occasioni create da palla ferma (15) e quinto per grandi occasioni totali (17). Una crescita che non nasce dal caso, ma da un principio chiaro: ogni rimessa può diventare un assist, ogni lancio un modo per disordinare le difese e costringerle a pensare in fretta.

 

Andrews ha scelto di integrare la rimessa lunga come parte del sistema offensivo, non come una soluzione di emergenza. Il posizionamento dei compagni è studiato per creare seconde palle, densità e confusione in area, in modo simile a quanto accade sui calci d’angolo. E Kayode, grazie alla sua potenza di braccio e precisione, è diventato l’innesco perfetto di questo meccanismo.

 

In un’epoca in cui ogni metro di campo viene ottimizzato, la rimessa laterale potrebbe vivere una seconda vita. Così come Flick reinventa il fuorigioco, Andrews e Kayode stanno reinventando la rimessa laterale, trasformandola da gesto tecnico a risorsa tattica. È la nuova frontiera di un calcio che corre più veloce di quanto si possa immaginare, dove anche il più semplice dei gesti può cambiare il modo di giocare. E il gol contro il Liverpool ne è la prova.