Arrivato in Serie A con il Como, Assane Diao si era presentato con numeri da fenomeno: 8 gol e 1 assist in appena 15 presenze nella scorsa stagione. Un impatto che aveva acceso subito l’entusiasmo dei tifosi lariani e, naturalmente, l’interesse dei fantallenatori sempre a caccia di colpi a sorpresa.

 

Quest’anno, però, il talento senegalese si è trovato a dover fare i conti con un infortunio che ne ha rallentato la crescita e ha messo in attesa chi già pregustava le sue giocate. Le domande sono tante: quando tornerà davvero a disposizione di Fabregas? Quanto tempo ci vorrà prima di rivederlo decisivo come nei mesi scorsi?

 

Quando torna Diao? I tempi di recupero dall'infortunio

 

Diao si è fermato a causa di una fissurazione al quinto metatarso del piede destro, un infortunio antipatico che ha obbligato il Como a scegliere un percorso di recupero conservativo, senza operazione. Un problema fisico che il giocatore si porta dietro dalla fine della scorsa stagione, con tempi di recupero stimati ad agosto di circa cinque settimane di stop. Poi però i vari rallentamenti, le ricadute e la non forzatura da parte dello staff tecnico e di Fabregas. Perché il Como, dopotutto, ha una rosa profonda e Diao è una perla preziosa da non bruciare. Oggi, però, una data (o quantomeno un periodo) in cui sarà possibile rivederlo in campo c'è: tra fine ottobre e inizio novembre Diao dovrebbe ritornare a giocare con il Como di Fabregas. E oltre al tecnico spagnolo, ci sono anche i tifosi lariani e i fantallenatori che hanno puntato su di lui ad attendere. 

 

Come si inserisce Diao in questo Como?

 

Al momento nel reparto offensivo del Como c’è una certezza che porta il nome di Nico Paz, diventato un punto fermo e difficilmente scalzabile dalle gerarchie. Ma il rientro di Diao rischia di ridisegnare parecchi equilibri, perché parliamo di un giocatore duttile, capace di muoversi su tutto il fronte offensivo: esterno, seconda punta, persino falso nueve se servisse. Non a caso, dovranno drizzare le antenne in tanti. Jesus Rodriguez, Kuhn e Baturina sono i primi a sentire il fiato sul collo, ma persino attaccanti di maggiore esperienza come Morata e Douvikas potrebbero trovarsi a dover alzare il livello per non rischiare di essere oscurati dal talento e dalla freschezza dello spagnolo. Una variabile tattica che Fabregas aspetta a braccia aperte, consapevole che un Diao al top può trasformare il Como in una squadra ancora più imprevedibile e pericolosa.