Nicolò Rovella deve operarsi. Questo è l'epilogo dopo mesi di sofferenza, nelle quali l'ex centrocampista del Monza non è riuscito a mettersi a disposizione di mister Sarri e della squadra quanto e come avrebbe voluto. Un brutto colpo per la Lazio, che ha nel classe '01  il regista titolare davanti alla difesa, ma che dovrà far a meno di lui per diverse partite di campionato. La decisione del calciatore, però, è determinata dagli scarsi miglioramenti portati dalla terapia conservativa per la quale, in un primo momento, si era optato. Ma quando tornerà in campo? E per quante partite la Lazio dovrà giocare senza Rovella? Vediamolo insieme. 

 

Lazio, l'infortunio Rovella: cos'ha e quando rientra

 

Rovella da tempo è alle prese con una pubalgia che non gli sta dando tregua. Le ultime presenze con la maglia della Lazio risalgono a settembre, prima contro il Sassuolo e poi nel derby contro la Roma. In entrambi i casi era stato schierato dall'inizio dall'allenatore, salvo abbandonare il terreno di gioco dopo un tempo, se non meno. 

 

Rovella, tempi di recupero e quando rientra dopo l'operazione

 

Per un'operazione per pubalgia, solitamente, i tempi di recupero sono stimati in un mese e mezzo circa. Per questo è presumibile che il 2025 di Rovella possa considerarsi concluso con diverse settimane d'anticipo. In sostanza, il calciatore dovrebbe tornare regolarmente a disposizione del tecnico all'inizio di gennaio, col nuovo anno che sarà il vero spartiacque: l'ex Monza ha infatti tutta l'intenzione di lasciarsi alle spalle i patimenti fisici dell'anno che sta andando a chiudersi. 

 

Ma quando tornerà precisamente? Difficile dirlo in questo momento, quando l'operazione non è stata ancora effettuata, tuttavia ad oggi la sensazione è che la partita giusta per rivedere in campo Rovella possa essere una tra quelle che la Lazio disputerà a inizio gennaio. In altre parole, contro il Napoli domenica 4, contro la Fiorentina domenica 7 o, ancora, col Verona domenica 11. In linea teorica, il centrocampista, in un'ipotesi veramente ottimistica, potrebbe rimettersi a disposizione di Sarri già alla fine di dicembre (il 27 c'è Udinese-Lazio). 

 

Come detto, però, l'opzione più probabile, anche in virtù della delicatezza dell'infortunio, vede il giocatore di nuovo in campo a inizio gennaio. Solo col passare delle settimane, in ogni caso, si potrà avere un quadro più completo (e chiaro) della situazione: dipenderà dalla bontà e della rapidità del recupero dello stesso biancoceleste dopo l'operazione. 

 

Rovella, chi gioca al suo posto? Tutti gli scenari

 

Il principale indiziato per prendere il posto di Rovella, come d'altronde sta accadendo anche in questi ultimi appuntamenti, è Danilo Cataldi, che in mezzo al campo non sta facendo sentire la mancanza del compagno di squadra. Ma l'operazione di Rovella apre inaspettati scenari anche per Dele-Bashiru: dopo esser finito ai margini, infortunato e fuori lista per far spazio a Basic, può ora rientrare al posto di un altro lungodegente. Dopo il cambio in lista effettuato due mesi fa, Sarri avrebbe a disposizione un'altra sostituzione nell'elenco degli uomini impiegabili in Serie A. E se la giocherebbe proprio con il nigeriano, che sostituirebbe Rovella. Fino a gennaio poi non saranno possibili altri cambi, ma poco male. Il rientro di Rovella non averrebbe comunque prima di Natale, e non ci sarebbero in ogni caso altri uomini da "ripescare" nel dimenticatoio

 

Rovella, operazione no e poi sì. Ma la ricostruzione della Lazio non coincide

 

Nella giornata di ieri, Rovella ha pubblicato su Instagram un aggiornamento sull'operazione a cui si dovrà sottoporre: “Purtroppo ora sono costretto a operarmi. Dopo il derby, dove ho giocato in condizioni critiche stringendo i denti, mi sono consultato a lungo con lo staff medico, la società e la mia famiglia e, insieme, abbiamo deciso di optare per la terapia conservativa che in molti altri casi ha dato esito positivo e soprattutto avrebbe accorciato i tempi di recupero". Il calciatore ha proseguito: "Sembrava aver funzionato: sono rientrato in campo per allenarmi duramente, ma purtroppo il dolore è tornato. A questo punto l’operazione diventa necessaria"

 

Un messaggio chiaro che stona, in parte, con quello condiviso dalla Lazio sui propri canali ufficiali. Conferma il proprio sostegno nei confronti del calciatore ma, nello stesso momento, smentisce la sua ricostruzione, che parlava di una decisione - quella della terapia conservativa - presa di comune accordo. "Fin dall'inizio, la scelta di evitare l'operazione e tentare la terapia conservativa è stata una decisione del giocatore, così come lo è oggi quella - altrettanto sofferta - di procedere con l'intervento. La Società lo ha sostenuto sempre, in ogni valutazione, insieme allo staff medico". 

 

La situazione di Rovella certamente non cambia, ma le due ricostruzioni relative a cos'abbia portato a rimandare l'operazione e poi a renderla necessaria non coincidono.