Quello di Alphadjo Cissè è oggi uno dei nomi più discussi dell’intera Serie B. Classe 2006, centrocampista offensivo o trequartista di proprietà dell’Hellas Verona ma protagonista con la maglia del Catanzaro, il giovane si è imposto in poche settimane grazie a prestazioni di qualità, gol decisivi e una personalità fuori dal comune. Il suo exploit ha attirato l’attenzione degli scout e gli è valso la convocazione nell’Italia Under 21 di Paolo Baldini.

 

In un campionato spesso dominato da fisicità, intensità ed esperienza, Cissè si distingue per la sua capacità di saltare il pressing, creare gioco, ribaltare l’azione e incidere in zona offensiva. Il Catanzaro ha trovato in lui non solo un talento puro ma un vero punto di riferimento tecnico, mentre l’Italia si ritrova fra le mani un prospetto di livello assoluto, oggi finalmente sotto i riflettori.

 

Dal Verona al Catanzaro, l’impatto da titolare in Serie B

 

Nato a Treviso il 22 ottobre 2006, Cissè ha mostrato fin da giovanissimo qualità fuori dal comune. Cresciuto nelle giovanili dell’Hellas Verona, completa tutta la trafila nel vivaio scaligero prima del grande salto nel calcio dei “grandi”. Il 31 luglio 2025 il Verona decide di mandarlo in prestito al Catanzaro, contestualmente al rinnovo del suo contratto fino al 2029: un segnale chiarissimo della fiducia riposta nel ragazzo, mandato in cadetteria per completare la sua crescita.

 

Il suo impatto è stato immediato. Nelle prime 12 partite ha segnato 5 gol, un bottino notevole per un classe 2006. Il momento più emblematico della sua esplosione arriva al Mapei Stadium, nella sfida contro la Reggiana: Cissè realizza una doppietta che permette al Catanzaro di pareggiare 2-2 e da quel momento catalizza l’attenzione di tutti gli osservatori.

 

Quella prestazione non è un episodio isolato: continuità, qualità nelle giocate, dribbling in velocità, inserimenti e una sorprendente freddezza sotto porta lo portano rapidamente a essere nominato “Calciatore del mese AIC” di ottobre in Serie B. Una consacrazione che racconta molto del suo impatto: Cissè non è un giovane in rampa di lancio, ma un titolare credibile già oggi.

 

Alphadjo Cissè: ruolo e caratteristiche tecniche

 

Trequartista o centrocampista offensivo, Alphadjo Cissè è quel tipo di giocatore che in Serie B si vede raramente. Le sue doti tecniche lo rendono, come è stato scritto, un talento quasi “fuori scala” per il livello del campionato.

 

La sua qualità più evidente è la capacità di ricevere palla spalle alla porta e girarsi con naturalezza: il controllo orientato, la mobilità del bacino e la pulizia nel tocco gli permettono di liberarsi dalla pressione anche negli spazi più stretti. È elegante, rapido nel breve e letale quando riceve tra le linee.

 

Pur non essendo un velocista puro, in conduzione è straordinariamente efficace: ha un controllo di palla preciso, una cambiata secca e la capacità di creare superiorità numerica con dribbling corti e improvvisi. Ama impreziosire le sue giocate con veroniche e colpi di tacco, ma senza mai perdere concretezza.

 

Possiede anche un buon tiro dalla distanza, come dimostrato dalla palombella morbida con cui ha trafitto il Mantova: un colpo quasi da esteta del calcio, ma reso possibile da una tecnica di base elevatissima.

 

Esistono, com’è naturale, aspetti da migliorare. A volte Cissè tende a toccare troppo la palla invece di giocarla semplice, forzando qualche giocata e rallentando la transizione. Sono difetti fisiologici per un diciannovenne che basa molto del suo talento sulla sensibilità tecnica, ma rientrano nei suoi ampi margini di crescita.

 

Nel complesso, l’equilibrio fra doti tecniche, intelligenza tattica, letalità in zona gol e maturità espressa in un campionato complesso come la Serie B lo rende un profilo da seguire con grande attenzione.

 

Alphadjo Cissè e l’azzurro: un sogno che può avverarsi

 

La convocazione di Cissè in Under 21 rappresenta un passaggio fondamentale della sua carriera. Dopo aver vestito le maglie dell’Under 16, Under 18 e Under 19 (categoria in cui aveva già siglato una rete) il salto nella selezione giovanile più importante certifica che la federazione vede in lui un talento su cui puntare.

 

In un calcio italiano spesso povero di fantasia e creatività, un centrocampista offensivo così tecnico e decisivo non può passare inosservato. Per Cissè, l’azzurro rappresenta una straordinaria opportunità di crescita: giocare nell’Italia Under 21 significa confrontarsi con i migliori talenti europei e preparare l’eventuale salto nella Nazionale maggiore.

 

Molto dipenderà dalla sua capacità di confermarsi in cadetteria con continuità, gol e prestazioni solide. Ma se proseguirà su questa traiettoria, sognare la Nazionale A non sarà un azzardo.

 

Il futuro offre diversi scenari: un’altra stagione di maturazione al Catanzaro, un possibile ritorno al Verona per misurarsi con la Serie A, oppure l’interesse di qualche grande club italiano o europeo, pronto a investire sul suo talento. Non è escluso che, con una crescita così verticale, anche un allenatore come Gattuso possa decidere di accelerare il suo inserimento in Nazionale.

 

Quel che è certo è che a soli 19 anni, già protagonista in Serie B, convocato stabilmente nelle selezioni giovanili e forte della fiducia del club proprietario del cartellino, per Alphadjo Cissè, nato a Treviso da una famiglia originaria della Guinea, l’ingresso nel grande calcio sembra solo questione di tempo.