Non saranno stati in molti a conoscere il nome di Valentin Vacherot, ma certamente dopo ieri, giovedì 9 ottobre 2025, questo tennista sarà senz'altro più noto. Cugino di Arthur Rinderknech, numero 204 del mondo a 26 anni e rappresentante di Monaco, ha battuto un certo Rune ai quarti di finale dello Shanghai Masters e si è guadagnato un posto in semifinale contro sua maestà Djokovic. Un signore che, qui in semifinale, ci è andato la bellezza di 10 volte e in 4 ha alzato la coppa alla fine del torneo. Ma chi è Valentin Vacherot? Conosciamo meglio il primo monegasco ad arrivare a una semifinale in un Masters 1000. 

 

Vacherot, record e "prime volte" al Masters di Shanghai

 

Contro Rune, ha concluso il match in lacrime, ma non c'era da sorprendersi. Dopotutto è la prima volta in carriera che raggiunge le semifinali di un Masters 1000: già era la prima volta di un monegasco ai quarti, figurarsi in semifinale. Prima di arrivare a Shanghai, poi, Vacherot aveva ottenuto una sola vittoria nel tour nel 2025. Dopo aver superato la fase di qualificazione, il cugino di Rinderknech, che era sugli spalti per sostenerlo prima di giocare anche lui il suo primo quarto di finale, ha collezionato prestazioni esplosive in un'età - 26 anni - in cui potrebbe aver raggiunto finalmente la propria maturità. E dopo aver eliminato Bublik, Machac e Griekspoor, ha mirato ancora più in alto, avendo la meglio su Rune. 

 

La carriera di Vacherot: un 2024 strepitoso, poi l'infortunio

 

Sedici vittorie in diciassette partite: questo è l'impressionante record di Vacherot nei primi due mesi del 2024. In questo periodo, il monegasco ha vinto i tre titoli principali della sua carriera in singola, alzando al cielo due Challenger 75 a Nonthaburi (Thailandia) in rapida successione, e poi il Challenger 100 a Pune (India) a fine febbraio. A suo agio sulla terra battuta, Vacherot ha continuato ad accumulare punti preziosi in primavera, raggiungendo le semifinali ad Aix-en-Provence e qualificandosi al Roland Garros, battendo Davidovich Fokina al primo turno. Prestazioni che gli hanno permetto di raggiungere il numero 110 del mondo, ad oggi il suo ranking più alto. 

 

I progressi, tuttavia, sono stati frenati da un infortunio alla spalla, che l'ha tenuto lontano dal campo per diversi mesi, costringendolo a una seconda parte di stagione quasi in silenzio. "Quando ripenso ai momenti difficili che ho vissuto l'anno scorso e quest'anno, provo un sacco di emozioni. Essere fuori gioco per sei mesi l'anno scorso è stato molto duro", ha spiegato dopo la vittoria su Griekspoor. "Ho anche avuto una brutta caduta a Wimbledon quest'anno, quindi prendo tutto questo come una ricompensa per quello che ho sopportato. Questa vittoria significa davvero molto per me".

 

La famiglia: l'università col cugino, allenato dal fratellastro

 

Una questione di famiglia la vita di Vacherot, professionale e non, di Vacherot. Prima di condividere lo spogliatoio al Masters 1000 cinese, il monegasco e suo cugino Rinderknech hanno avuto modo di crescere insieme alla Texas A&M University. Il francese ha mosso il primo passo nel 2014, seguito da Vacherot a College Station tre anni dopo. Questo ha dato ai due cugini l'opportunità di vivere insieme il sogno americano. "Gli ho detto che doveva seguirmi, l'ho reclutato io", ha ricordato Rinderknech. Ma non è finita qui: l'attuale allenatore del classe '98 è Benjamin Balleret, nonché suo fratellastro

 

Vacherot e il sogno Shanghai: ora Djokovic e la Top 100

 

Ora è in semifinale. E soprattutto, sicuro di entrare nella Top 100 per la prima volta in carriera. "Sono riuscito a entrare nel tabellone, ed è una storia incredibile. La vittoria contro Griekspoor mentalmente aveva richiesto tanto, questa ancora di più. Sul match point è stato difficile, ma non pensavo di entrare tra i primi 100. Ho cercato in settimana di non guardare le classifiche, però l’ho letto da qualche parte che sarei entrato tra i primi 100 in caso di vittoria. È incredibile per me. Non vedo l’ora. Non so neanche che giorno è. Non so quando si gioca la semifinale. Sono così felice. Sto vivendo un sogno", le sue parole al termine dell'ultimo successo. Domani, 11 ottobre, è in programma la sfida contro Djokovic. Un appuntamento che, indipendentemente da come andrà, Vacherot faticherà a dimenticare.