
Rabiot e Rowe, dal caos al Marsiglia alla sfida in Serie A: cos’è successo e perché hanno litigato
La prossima giornata di Serie A porta subito con sé un intreccio curioso: Milan-Bologna metterà di fronte Adrien Rabiot e Jonathan Rowe, i due protagonisti della clamorosa rissa scoppiata poche settimane fa nello spogliatoio del Marsiglia. Dopo quell’episodio, il club francese ha scelto la linea dura, cedendo entrambi i giocatori in Italia: Rabiot ai rossoneri e Rowe ai rossoblù. Prima ancora che il campo possa raccontare la loro nuova avventura, però, vale la pena ricostruire cosa è successo a Marsiglia e perché i due sono arrivati allo scontro fisico.
La rissa tra Rabiot e Rowe al Marsiglia: cosa è successo
Tutto è iniziato il 15 agosto 2025, al termine della partita persa dall’Olympique Marsiglia contro il Rennes. Nello spogliatoio, la tensione è esplosa: Adrien Rabiot ha rivolto pesanti critiche al compagno Jonathan Rowe, accusandolo di scarso impegno durante la gara. Da lì, i toni si sono alzati fino a degenerare in uno scontro fisico: Rabiot avrebbe afferrato Rowe per il colletto e sarebbero volati spintoni e pugni.
La scena è stata così violenta da scioccare l’intero gruppo. In particolare, il giovane Darryl Bakola, classe 2007, è svenuto per lo shock. Non è stato colpito fisicamente, ma l’intensità del litigio e l’atmosfera di caos lo hanno sopraffatto, costringendo i presenti a intervenire per soccorrerlo. Un episodio descritto dallo stesso allenatore Roberto De Zerbi come una vera e propria “rissa da pub inglese”, inusuale e inaccettabile in un contesto professionistico.
Il motivo del litigio tra Rabiot e Rowe
Alla base dello scontro ci sarebbe stata una critica diretta di Rabiot a Rowe. Il centrocampista francese, reduce da una prestazione sottotono, avrebbe rimproverato il giovane compagno per la sua presunta mancanza di impegno nella sfida contro il Rennes. Una scintilla che ha acceso immediatamente la miccia.
Rowe non ha accettato il rimprovero e ha replicato con decisione. Da lì, il confronto verbale è degenerato: insulti, spintoni e, secondo diverse ricostruzioni, anche pugni nello spogliatoio. Un episodio che ha lasciato attoniti staff e compagni di squadra, costretti a dividere i due giocatori in un clima surreale.
Il tutto ha messo in evidenza un malessere più profondo: da una parte il carattere forte e spigoloso di Rabiot, dall’altra la personalità giovane ma già orgogliosa di Rowe. L’incompatibilità si è trasformata in un vero corto circuito, con conseguenze immediate e pesanti.
Le conseguenze per Marsiglia: la decisione del club e di De Zerbi
La rissa tra Rabiot e Rowe ha avuto effetti immediati e durissimi sul Marsiglia. Il presidente Pablo Longoria ha parlato apertamente di un episodio di “violenza inaudita”, sottolineando come una scena del genere non avesse precedenti recenti nella storia del club. Per dare un segnale chiaro, la società ha deciso di escludere entrambi i giocatori dalla rosa e di metterli subito sul mercato.
Il messaggio è stato inequivocabile: disciplina e rispetto vengono prima di tutto. Così, nel giro di pochi giorni, il Marsiglia ha trovato una nuova sistemazione a entrambi: Rabiot è approdato al Milan, mentre Rowe è stato ceduto al Bologna. Una scelta drastica, ma necessaria per chiudere una pagina nera e riportare ordine nello spogliatoio.