Perché Retegui andrà in Arabia? Perché a certe cifre è difficile dire no. Probabilmente impossibile, e infatti l'italo-argentino e l'Atalanta hanno già detto sì. L'ok definitivo e ufficiale arriverà solo nelle prossime ore, forse prossimi giorni, ma il centravanti della Nazionale italiana può già considerarsi un calciatore dell'Al Qadsiah. Se sarà un matrimonio fortunato, è probabilmente ancora presto per dirlo. Sarà senz'altro un'unione bagnata da una pioggia d'oro. Vediamo insieme, allora, le cifre che hanno convinto Retegui a trasferirsi in Arabia Saudita, superando le prime titubanze.

 

Retegui all'Al Qadsiah: le cifre dell'operazione

 

Quadriennale da 16 milioni più 4 di bonus annui, per un totale che potrà arrivare a 80 milioni, se resterà in Arabia per tutta la durata dell'accordo raggiunto col club. Sono queste le cifre - iperboliche - che ha accettato Retegui. L'italo-argentino firmò con la Dea un contratto da due milioni annui, ora potrà arrivare a guadagnare dieci volte tanto. L'AL Qadsiah, per convincere il giocatore, gli ha proposto un ulteriore anno di contratto, portandolo da tre a quattro anni. 

 

E a quel punto è diventata determinante l'incidenza della posizione di Retegui. Che ha scelto, dunque, di comunicare la sua volontà definitiva, irrevocabile, di andare. In tutto ciò è stato sostenuto dalla famiglia, il cui parere ha sempre avuto un peso importante nelle scelte di Mateo. In particolare, quello del Chapa, papà Carlos, che lo ha accompagnato nella sua crescita. 

 

Retegui, quanto incassa l'Atalanta?

 

Circa 68 milioni netti, bonus compresi. Sarebbe questa la cifra su cui i due club dovrebbero finire per accordarsi, a metà tra la richiesta bergamasca di 70 milioni e l'ultima offerta degli arabi, che si sono spinti fino a 65. Per limare la distanza, si è scelto di giocare soprattutto sui bonus e sui termini di pagamento dei circa 3.5 milioni previsti come percentuale sul contributo di solidarietà: ovvero il 5% del valore di trasferimento del giocatore che spetta ai club che lo hanno formato tra il suo 12° e il suo 23° anno di età. 

 

Atalanta-Retegui: la plusvalenza è 'monstre'

 

L'Atalanta non aveva né l'esigenza né l'intenzione di privarsi dell'attaccante, ma a fronte di cifre così importanti non ha potuto non considerare l'opportunità della cessione. Per una questione economica, perché difficilmente alla Dea sarebbe arrivata un'offerta all'altezza di quella araba. Ma anche per evitare di avere un Retegui insoddisfatto, "costretto" a rifiutare quello che, almeno dal punto di vista dell'ingaggio, è praticamente il contratto della vita. Nelle casse nerazzurre, quindi, i frutti dell'ennesima plusvalenza 'monstre': l'Atalanta l'aveva prelevato dal Genoa per una cifra di 25 milioni di euro totali.

 

Retegui in Arabia: che succede in Nazionale?

 

Non sembra esserci un "problema Nazionale" per Retegui, che tiene moltissimo all'Italia, al punto da rinunciare all'Argentina. Il Mondiale per lui è un obiettivo troppo importante. Ma la sua convocazione non appare certamente in dubbio: Gattuso sta studiando tutti i campionati, compreso quello saudita che per lui, contrariamente a quanto pensano tanti addetti ai lavori, non è proprio da sprovveduti. Secondo il nuovo CT, almeno la metà delle gare avrebbe significato tecnico e intensità, nulla da invidiare a quelle di altri tornei. Non è un campionato "semplice. In più, i tecnici europei o sudamericani sono una sorta di garanzia contro ogni deriva tattica. Gattuso, nella sua Italia, tiene il posto per Retegui