La Fiorentina non vede la luce, anzi contro il Verona è arrivata la sconfitta numero nove nelle prime quindici giornate di campionato. L'abisso viola, insomma, non conosce fine. E neppure il cambio in panchina, da Pioli a Vanoli, ha dato i frutti sperati fino a questo momento. Al termine della partita di domenica pomeriggio sono arrivate così due decisioni forti dalla dirigenza per tentare di salvare il salvabile e invertire la rotta che rischia seriamente di portare la Fiorentina in Serie B. Silenzio stampa, ritiro e il futuro di Vanoli che sembra essere sempre più in bilico: analizziamo insieme la situazione. 

 

Fiorentina, cosa succede: ritiro e silenzio stampa

 

Prima di tutto, nessun tesserato della Fiorentina ha rilasciato dichiarazioni al termine della partita contro il Verona, conclusa 1-2. La società viola, infatti, ha optato per il silenzio stampa nella speranza di compattare il gruppo ed evitare dichiarazioni che potrebbero accendere ulteriormente l'ambiente già caldissimo intorno alla squadra. Non solo: la dirigenza ha anche disposto che la squadra vada subito in ritiro dopo la sconfitta contro i gialloblù di Zanetti

 

Un ritiro che rischia di protrarsi a lungo dato che la Fiorentina ha deciso di non fissare una data precisa per la sua conclusione. D'altronde, una serie di decisioni di questo tipo c'era da aspettarla: la Viola è rimasta l'unica squadra di A a non aver ancora vinto una partita in campionato. Inoltre, dopo la sconfitta casalinga contro il Verona è sempre più ultima con soli sei punti, frutto di altrettanti pareggi. E adesso la zona salvezza è lontana ben otto punti, mentre la penultima ha quattro punti in più rispetto a Kean e compagni. 

 

Fiorentina, la gestione tecnica sotto accusa: cos'è successo al Franchi

 

La gestione tecnica è finita nel mirino. Vanoli non ha mai abbandonato la difesa a tre e i cambi effettuati hanno inciso negativamente sul piano individuale. Il rendimento dell'allenatore è di 0.40 punti a partita, identico a quello di Pioli, senza segnali di miglioramento né in fase offensiva né difensiva. La Fiorentina riflette: secondo quanto emerso dal ventre del Franchi, il dg Ferrari e il ds Goretti si sono confrontati con Vanoli, mantenendo un contatto costante col presidente Commisso negli USA. Il confronto è proseguito al Viola Park, dove squadra e allenatore sono stati mandati in ritiro in vista dei prossimi impegni - giovedì in Conference League e poi domenica 21 dicembre alle 18.00.

 

Vanoli rischia l'esonero? I possibili sostituti

 

Ci sono due uomini soli dentro il Viola Park: Ferrari e Goretti. Il proprietario Commisso, nell'intervista di giovedì alla Nazione, ha detto che, al momento, non è in grado di affrontare un lungo viaggio. Tocca a loro decidere, oltre a pensare alla solita girandola di nomi, se andare avanti con Vanoli almeno fino a giovedì per l'ultimo impegno del girone di Conference League a Losanna o dargli una prova d'appello prima di Natale nel match di domenica al Franchi con l'Udinese

 

Se affidarsi alla soluzione interna di Daniele Galloppa che vola con la sua Primavera capolista solitaria. Oppure richiamare Pioli, che è sotto contratto fino a giugno del 2028 a tre milioni netti l'anno. L'allenatore di Parma non si è lasciato benissimo col club perché non ha voluto rinunciare al suo ingaggio. Era convinto, però, di riuscire a salvare quella squadra che in estate pensava addirittura di rendere on fire e trascinare tra le prime quattro. Dopo dieci giornate, il piano è naufragato. 

 

Vanoli, alla guida della squadra dopo Fiorentina-Lecce, ha raccolto appena due punti in cinque partite, un bilancio che ha spinto la società a interrogarsi sul da farsi. Oltre alle soluzioni "interne" precedentemente menzionate, sul tavolo sono finite varie ipotesi: incluso l'arrivo in panchina di Iachini o quello di Ballardini, presente ieri in tribuna.