
Come gioca Sarri: moduli, stile di gioco e probabile formazione alla Lazio
La Lazio volta pagina... tornando al passato. Dopo una sola stagione, Marco Baroni ha lasciato la panchina biancoceleste. Al suo posto un grande ritorno, quello di Maurizio Sarri. Il tecnico aveva rassegnato le dimissioni il 12 marzo 2024 dopo il KO casalingo contro l'Udinese, ed era stato sostituito da Igor Tudor. Una scelta presa per problemi personali, ma soprattutto per qualche tensione con i "senatori" all'interno dello spogliatoio, oltre a un mercato insoddisfacente da parte della società. Ora, però, Sarri è tornato a Formello, fortemente voluto dal direttore sportivo Fabiani, ma anche dal presidente Lotito, col quale ha conservato un buon rapporto nonostante l'addio inaspettato. Ma da dove ripartirà Sarri? Come giocherà la sua Lazio? Cerchiamo di far chiarezza sul tema col nostro approfondimenti su moduli, stile di gioco e probabile formazione:
Come gioca Sarri: stile di gioco e tattiche dell'allenatore
Le squadre di Sarri - e non è certamente una novità - costruiscono sempre dal basso, con una fraseggio costante e una grande sicurezza nel palleggio. L'obiettivo è quello di attirare la pressione avversaria, per poi sfruttare gli spazi in avanti. L'allenatore ha nel proprio DNA l'obiettivo di mantenere il possesso palla per più tempo possibile. Ecco quindi che difficilmente si vede buttar via un pallone dalle sue squadre, anzi. Quando questo accade, avviene solo perché non si trovano più soluzioni idonee per uscire con pulizia da dietro palla a terra.
In assenza di pressione avversaria, invece, i difensori centrali si alzano e accompagnano in avanti la sfera, permettendo alla squadra di guadagnare metri. Discorso diverso nella fase di non possesso: come visto anche in quella che è stata la Lazio di Sarri, la scelta è sempre quella di non attendere l'avversario nella propria metà campo, ma attuare un pressing feroce, e sempre votato all'andare avanti piuttosto che indietro, costringendo al rilancio lungo da parte dei giocatori in possesso palla.
I moduli utilizzati da Sarri
Pochi dubbi dal punto di vista tattico. Sarri schiererà la sua Lazio col modulo che ha più spesso utilizzato in carriera, il 4-3-3. In questo modo, d'altronde, il tecnico potrà sfruttare al meglio molti dei giocatori attualmente presenti in rosa, Zaccagni e Isaksen ad esempio. La Lazio, che dovrà andare sul mercato per poter migliorare la rosa a disposizione dell'allenatore, non cercherà un trequartista di ruolo, come avrebbe fatto con Baroni, ma semmai qualche alternativa di più a centrocampo o sugli esterni.
La Lazio di Sarri: intoccabili e nuovi acquisti
Nella Lazio di Sarri, come in tutte le sue squadre, un punto fermo sarà il regista. In questo caso, le chiavi del gioco, salvo clamorosi cambiamenti, verranno affidate a Nicolò Rovella. Accanto al centrocampista azzurro - impegnato con l'Italia nel mese di giugno - fiducia totale a Guendouzi, davanti come detto si punta sull'inventiva di Mattia Zaccagni. E in difesa? Sarri vorrebbe confermare sia Gila che Romagnoli, già suo fedelissimo nella precedente avventura a Formello, ma bisognerà trovare un accordo sul rinnovo. Altrimenti, sarà addio. Lo stesso discorso vale per Vecino, altro giocatore molto stimato da Sarri ma, salvo prolungamento, con un contratto in scadenza a fine giugno.
Infine, la pota sarà uno dei nodi da sciogliere. Il tecnico nutre la massima stima per Provedel, che però nella scorsa stagione è diventato il secondo di Mandas, protagonista di grandi prestazioni e fresco di rinnovo fino al 2029. Sarri potrebbe ribaltare nuovamente le gerarchie o confermare la fiducia nei confronti del giovane esterno difensore greco. Resta comunque da capire se Provedel accetterà, o meno, di rimanere dopo una metà stagione vissuta da vice e in assenza di certezza di riprendersi il proprio posto da titolare.
L'obiettivo del club non è quello di rivoluzionare la rosa, ma procedere con l'arrivo di innesti mirati e funzionali. Riassumendo, gli obiettivi di calciomercato della Lazio sarebbero due terzini, un interno di centrocampo e una punta. Uno dei nomi che potrebbero tornare nel mirino biacoceleste potrebbe essere quello di Fazzini dell'Empoli, già cercato in passato e ora in Serie B dopo la retrocessione della sua squadra. Chi dovrebbe restare, invece, è Pedro, allenato da Sarri al Chelsea e poi alla Lazio nella sua precedente esperienza. Per lo spagnolo dovrebbe arrivare a breve il rinnovo del contratto: anche con Sarri, come con Baroni, manterrà il suo ruolo di riferimento all'interno dello spogliatoio.
La probabile formazione della Lazio con Sarri alla guida
Naturalmente, molto dipenderà dalle mosse sul mercato: la rosa della Lazio è destinata a cambiare, e saranno gli acquisti – così come le eventuali cessioni – a definire il vero volto della squadra. Ma se volessimo ipotizzare oggi una Lazio targata Sarri, sulla base dei profili attualmente in squadra, oggi potrebbe presentarsi così:
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Vecino, Rovella, Guendouzi; Isaksen, Castellanos, Zaccagni. All. Sarri.