
Pioli alla Fiorentina, ma non può essere (ancora) annunciato: i motivi
Stefano Pioli si è promesso da tempo alla Fiorentina, uno dei suoi vecchi amori. Anche per questo l'ipotesi Nazionale - sembrava essere uno dei profili considerati dopo il 'no' di Ranieri - è sfumata sul nascere. Il ritorno a Firenze è praticamente cosa fatta, ma bisogna aspettare ancora un po' per la firma sul contratto e l'ufficialità. Esattamente fino al 3 luglio. Ma qual è il motivo? Scopriamo insieme, allora, perché Pioli non può ancora firmare per la Fiorentina.
Pioli-Fiorentina, contratto e firma: il perché dell'attesa
Non può ancora firmare per circa tre milioni di motivi. Ancora sotto contratto con l'Al Nassr, spiega La Gazzetta dello Sport, deve restare in Arabia Saudita per almeno 183 giorni nel 2025 per risultare residente lì per l'anno fiscale in corso e beneficiare del trattamento di favore riservato a chi lavora nel Regno: zero imposte sul reddito personale. Cosa accadrebbe dunque se lasciasse la penisola araba prima del 3 luglio, cioè prima di aver vissuto lì almeno metà dell'anno? In sintesi, perderebbe ogni agevolazione. Tornando nel nostro Paese e trascorrendo 183 giorni in Italia, risulterebbe residente per l'anno fiscale 2025 e sarebbe assoggettato alla tassazione italiana per anche per i redditi prodotti all'estero. Tra IRPEF e contributi, si parla di circa il 45%.
Pioli, l'addio all'Arabia ma solo a luglio: i dettagli
Considerando quindi che Pioli, nella prima metà del 2025, ha percepito sei milioni di stipendio a fronte dei 12 annuali previsti dal contratto col club, dovrebbe versare allo Stato italiano praticamente la metà degli emolumenti, appunto 3 milioni. Per cifre così importanti, vale quindi la pena aspettare. Anche alla luce del fatto che il tecnico, accettando l'offerta della Fiorentina da tre milioni netti fino al 2028, rinuncerà a parecchi soldi che avrebbe guadagnato in Arabia Saudita. La nuova esperienza in Serie A dovrà attendere per essere ufficializzata, ma è tutt'altro che in bilico.