
Come gioca Fabregas: moduli, tattiche e stile di gioco
È l’allenatore emergente del momento. In molte lo vogliono, ma il Como è disposto a tutto per tenerselo stretto. Cesc Fabregas ha deciso di trasferire la sua intelligenza calcistica dalla regia in campo alla panchina. Nel 2023 il Como lo ha promosso alla guida della prima squadra, dove in poco tempo ha firmato un’impresa storica con la promozione in Serie A. La stagione della consacrazione però è stata quella appena conclusa: decimo posto e 49 punti, il miglior piazzamento del club nella massima serie. Ma oltre ai risultati è per come gioca la sua squadra a destare interesse e curiosità, tanto da catturare l’attenzione di diverse big italiane ed europee.
Stile di gioco di Fabregas e un’identità tattica precisa
Il calcio di Fabregas si ispira inevitabilmente alle filosofie dei grandi allenatori con cui ha avuto modo di lavorare in carriera: da Wenger, a Guardiola, poi Mourinho e Luis Enrique. Lo spagnolo, un classe ’87, ha saputo rielaborare tutto creando un’identità precisa, senza stravolgerla ai primi risultati negativi. Il suo è un Como che ama tenere il pallone, dominare il possesso con l’obiettivo di controllare il ritmo e aprire al momento giusto gli spazi da attaccare con intelligenza. Il gioco parte spesso dal basso, coinvolgendo il portiere e i difensori centrali, con movimenti codificati per uscire dalla pressione.
Il modulo di Fabregas: equilibrio e profondità
Il modulo più utilizzato da Fabregas è il 4-2-3-1, che permette alla squadra di mantenere un buon equilibrio tra fase difensiva e offensiva. La chiave sta tutta nella posizione dei due mediani, giocatori capaci di alternare interdizione e costruzione, mentre il trequartista ha grande libertà di movimento tra le linee. Il resto poi lo fanno gli esterni alti, che devono garantire ampiezza, ma anche attaccare la profondità e rientrare per dialogare nello stretto. In alcune partite, Fabregas ha scelto il 4-3-3, soprattutto contro squadre che concedono più campo. Quando ha voluto maggiore copertura, è passato al 3-4-2-1, con difesa a tre e i trequartisti che si muovono tra le linee. Questa flessibilità dimostra la sua capacità di leggere le partite e adattarsi senza rinunciare alla propria idea di gioco.
Il Como di Fabregas: intelligenza, organizzazione e iniziativa
La sua priorità è la gestione del pallone e il dominio del campo senza mai perdere l’equilibrio. Il Como, specialmente a inizio anno, s’è dimostrata una squadra che cerca di giocare sempre ad alti ritmi e che gira intorno all’intensità del pressing alto, che porta alle sue estreme conseguenze. Fabregas ha sempre dato libertà di manovra ai trequartisti e agli interni più tecnici, chiedendo loro di inventare e rompere gli schemi quando serve. Ha costruito un progetto ambizioso, giocatori duttili e intelligenti tatticamente, più abili con la palla che nel fisico. Il suo calcio richiede lucidità, non frenesia: vuole squadre pensanti, non solo atletiche. Il decimo posto raggiunto in Serie A non è un caso. È il frutto di una crescita progressiva, costruita con pazienza, coerenza e idee chiare.
Il Como: una piccola che gioca come le grandi
Il girone di ritorno del Como ha confermato le potenzialità di una squadra uscita particolarmente rinforzata dal mercato invernale oltre all'efficacia del progetto tecnico di Fabregas. La forza di un gioco offensivo, la crescita dei singoli e la capacità di affrontare le difficoltà emerse in momenti diversi del campionato hanno permesso al club di ottenere la salvezza con diverse giornate di anticipo. La dirigenza americana è pronta a blindare Fabregas in riva al lago, senza nascondersi e puntando all’obiettivo europeo per il prossimo anno.