
Sampdoria in Serie C: dinamica di una (possibile) retrocessione
La Sampdoria è retrocessa in Serie C. Il verdetto, durissimo, arriva al termine dell'ultima giornata della stagione regolare di B. Non la 38esima, bensì il recupero della 34esima, rinviata lo scorso 21 aprile per la scomparsa di Papa Francesco. Fatale ai blucerchiati il pareggio 0-0 sul campo della Juve Stabia e i contemporanei risultati positivi di Salernitana, Frosinone e Brescia. Insieme alla Sampdoria, oltre al già condannato Cosenza, scende di categoria anche il Cittadella. Il verdetto ha lasciato di stucco gli appassionati di sport, arrivando ad avere un’importante risonanza anche fuori dall’Italia, come conferma l’articolo della rivista Glory dedicato alla vicenda. La domanda è chiara: cosa ha portato il club doriano a retrocedere in Serie C per la prima volta nella sua storia. Proviamo, dunque, ad analizzarne i motivi.
Sampdoria in Serie C: cos'è successo
Per la prima volta, dunque, i blucerchiati scivolano nella terza serie della piramide del calcio italiano. Dal Paradiso dello Scudetto del 1991 coi gol di Vialli e Mancini, alla Coppa dei Campioni sfiorata l'anno successivo in finale contro il Barcellona, senza dimenticare i trofei alzati al cielo a cavallo tra gli anni '80 e '90. Ma ora il palmares non conta quasi più: nemmeno l'inserimento in extremis di due "cuori blucerchiati" come Alberico Evani e Attilio Lombardo (dopo gli avvicendamenti di Pirlo, Sottil e Semplici), ha saputo invertire la rotta.
Tutto questo nel contesto di un club che, nonostante le casse esattamente non esattamente floride, ha speso tanto per una rosa di grandi nomi, come Massimo Coda, bomber più profili di tutti i tempi insieme a Stefan Schwoch. Al 'Menti' di Castellammare di Stabia, Cragno (altro nome da classifica di sinistra della Serie A) e compagni, si sono presentati con le gambe "ingessate" da una tensione tremenda e palpabile. Nemmeno un altro nome importante come quello di M'Baye Niang - ex Milan ed Empoli, tra le altre - è riuscito a essere efficace sottoporta e a evitare lo psicodramma.
Come ha fatto la Sampdoria a retrocedere in C
41 punti in 38 partite, frutto di 8 vittorie, 17 pareggi e 13 sconfitte. 38 gol all'attivo, 49 subiti. Sono questi i numeri di una stagione fallimentare sotto ogni punto di vista. E pensare che, dopo l'eliminazione la turno preliminare dei play-off della stagione 2023/24, tutto sembrava pronto per una stagione di vertice, con la Samp tra le squadre più accreditate per il salto di categoria, anche in virtù di un mercato importante portato avanti dal neo-direttore sportivo Pietro Accardi.
Giocatori come Coda, Niang, Tutino, Romagnoli, Leoni, Venuti, Silvestri, Cragno, Oudin, Altare, Beruatto e Sibilli dovevano riuscire a far fare il salto di qualità alla squadra, ma col passare delle domeniche la situazione si è complicata sempre di più. Alla terza giornata è arrivato l'esonero di Pirlo, poi è toccato a Sottil alla sedicesima, a Semplici alla 32esima, fino alla chiamata dello zoccolo duro della Sampdoria dello Scudetto che ha portato in panchina Evani alla 33esima. Una sorta di "operazione nostalgia" che non è riuscita a dare la scossa sperata e che, se non bastasse, ha mostrato ancor di più la fragilità di tutto l'ambiente col passare delle settimane.
Il Brescia “salva” la Sampdoria? Il clamoroso colpo di scena
Ma la situazione potrebbe essere ulteriormente sconvolta, a breve. Le ultime indiscrezioni parlano di una penalizzazione in arrivo per il Brescia, che farà riscrivere la classifica finale e i verdetti della zona bassa della graduatoria. Con il -4 – si parla infatti di quattro punti di penalizzazione per il club di Cellino – il Brescia diventerebbe terzultimo e retrocederebbe in Serie C con Cittadella e Cosenza, mentre Frosinone, Salernitana e Sampdoria guadagnerebbero una posizione: Frosinone quindi salvo, Salernitana al play-out col piazzamento più favorevole e, per l’appunto, Sampdoria ripresa dalla C e ammessa allo spareggio salvezza. La gara tra Salernitana e Frosinone è stata annullata e, se la sentenza sarà definitiva, per i granata verrà riprogrammato il nuovo play-out contro la Sampdoria, col ritorno stavolta da giocare all’Arechi. Un appuntamento, che vedrà senz’altro tanti tifosi al seguito dei doriani.
A proposito di tifosi, anche in un anno così difficile non hanno mai fatto mancare la vicinanza alla squadra, riempiendo lo stadio con una media di 22 mila persone a partita. Gli stessi che, oltre ad assistere alla (possibile) retrocessione della prima squadra in Serie C, devono far i conti con il passaggio dei ragazzi in Primavera 2 e della Sampdoria Women in Serie B. Un disastro su tutta la linea, che potrebbe ricevere un (clamoroso) salvataggio al fotofinish.