
Come gioca Gasperini: moduli, stile di gioco e probabile formazione alla Roma
La ricerca del prossimo allenatore della Roma sembra ormai giunta al capolinea: Gian Piero Gasperini è pronto a sedersi sulla panchina giallorossa. Il suo è nome che evoca subito idee forti: pressing alto, marcature a uomo e un’identità tattica precisa. Ma come gioca Gasperini davvero? E soprattutto: quali moduli utilizzerà, e come cambierà la Roma con lui?
In questo articolo analizziamo il suo stile di gioco, i principi che lo hanno reso uno degli allenatori più innovativi della Serie A, e la probabile formazione della Roma con Gasperini al comando. Dalla costruzione dal basso agli esterni alti, dalle transizioni aggressive agli inserimenti senza palla: ecco cosa aspettarsi dalla nuova Roma targata Gasp.
Come gioca Gasperini: stile di gioco e tattiche dell'allenatore
Il calcio di Gian Piero Gasperini è il frutto di una visione precisa, affinata e consolidata nel corso di nove intensi anni alla guida dell’Atalanta, durante i quali ha trasformato il club bergamasco da outsider a presenza fissa in Europa. È lì che il suo stile ha preso piena forma: aggressivo, coraggioso, basato su principi tattici chiari e non negoziabili. Il punto di partenza è il pressing alto, accompagnato da una marcatura a uomo a tutto campo che mira a togliere tempo e spazio agli avversari fin dalla prima costruzione.
A questa pressione costante si affianca un’organizzazione feroce nel gegenpressing: ogni pallone perso viene immediatamente rincorso con l’obiettivo di riconquistarlo il più vicino possibile all’area avversaria. In fase di possesso, Gasperini costruisce dal basso ma non per gusto estetico: l’uscita palla al piede serve a creare superiorità numerica e a disordinare l’assetto avversario. I difensori laterali – i famosi “braccetti” – si alzano per formare linee avanzate, gli esterni spingono larghi e i centrocampisti si muovono continuamente tra le linee. Tutto ruota attorno a un’idea di attacco posizionale, in cui ogni giocatore occupa una zona con intelligenza e può attaccare lo spazio con inserimenti continui, soprattutto dei trequartisti e delle mezzali. Anche i difensori centrali non sono semplici marcatori, ma partecipano attivamente alla costruzione e, in certi casi, alla fase offensiva vera e propria.
In fase di transizione offensiva, l’Atalanta di Gasperini cercava la verticalità immediata: palla in avanti, pochi tocchi, sfruttare gli spazi lasciati dalla squadra avversaria ancora disorganizzata. In transizione difensiva, invece, si attivava subito il pressing feroce: se non funzionava, la squadra si ricomponeva rapidamente in una linea a cinque, con i centrocampisti pronti ad assorbire gli inserimenti rivali.
Tuttavia, questo stile di gioco esigente non è privo di rischi: la marcatura a uomo e l’atteggiamento ultra-offensivo possono lasciare la squadra esposta a ripartenze se la prima linea di pressione viene superata, e richiedono una condizione atletica di altissimo livello. Inoltre, mantenere questa intensità per 90 minuti è spesso una sfida, specialmente contro avversari abili nel palleggio e nel ribaltare l’azione. Ma se la squadra regge fisicamente e assorbe i meccanismi, il calcio di Gasperini può trasformarsi in un’onda continua, difficile da arginare. Un modello identitario, ambizioso, che ha valorizzato decine di giocatori – da De Roon a Gosens, da Koopmeiners a Lookman – e che ora si prepara a plasmare la Roma a sua immagine e somiglianza.
I moduli utilizzati da Gasperini
Il modulo di riferimento di Gasperini è il 3-4-2-1, una struttura flessibile che può facilmente diventare un 3-4-1-2 o un 3-5-2 a seconda degli interpreti e delle fasi di gioco. È un sistema che esalta il lavoro degli esterni, chiede molto ai braccetti difensivi in fase offensiva, e si basa su trequartisti mobili e intelligenti, capaci di attaccare lo spazio e rifinire. Alla Roma, questo potrebbe portare a una trasformazione profonda, nonostante il modulo di partenza con Ranieri sia stato lo stesso. A cambiare sarà l'approccio, sicuramente più dinamico e offensivo.
La probabile formazione della Roma con Gasperini alla guida
Naturalmente, molto dipenderà dalle mosse sul mercato: la rosa della Roma è destinata a cambiare, e saranno gli acquisti – così come le eventuali cessioni – a definire il vero volto della squadra. Ma se volessimo ipotizzare oggi una Roma targata Gasperini, sulla base dei profili accostati e del suo sistema di gioco, oggi potrebbe presentarsi così:
- Roma (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, N'Dicka; Saelemaekers, Koné, Gourna-Douath, Angelino; Soulé, Baldanzi; Dovbyk. All. Gasperini.