
Che fine ha fatto Deulofeu? Il calvario nascosto dello spagnolo
Che fine ha fatto Deulofeu? Una domanda che, da oltre due anni, aleggia tra gli appassionati di calcio, non solo della Serie A. Da protagonista assoluto dell’Udinese a fantasma del campionato: Gerard Deulofeu è sparito dai radar dopo un infortunio che, col tempo, si è trasformato in qualcosa di ben più grave. Non un semplice stop, non un classico crociato lesionato: il suo è un calvario, fatto di ricadute e una riabilitazione che sembra non finire mai. In questo articolo proviamo a fare chiarezza su una delle storie più assurde – e potremmo dire anche ingiuste – degli ultimi anni nel panorama calcistico europeo. Ripercorreremo gli ultimi atti in campo dello spagnolo e, soprattutto, capiremo perché oggi lui stesso parla di “disabilità” e non più solo di infortunio.
Deulofeu e quell'infortunio contro la Samp: l'inizio del calvario
Era il 22 gennaio 2023, una domenica pomeriggio al Bluenergy Stadium di Udine. L’Udinese ospitava la Sampdoria in una partita tutto sommato ordinaria, ma che per Gerard Deulofeu avrebbe segnato l’inizio di un incubo. Entrato in campo al 78', lo spagnolo giocò appena una manciata di minuti prima di accusare un fastidio al ginocchio. Nulla che, in quel momento, sembrasse preoccupante: non una torsione violenta, nessuna caduta rovinosa, solo un dolore. Si pensava a una lieve distorsione. E invece no. Nei giorni successivi, gli esami parlarono chiaro: lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Per un calciatore, una sentenza molto severa ma non così insolita: 6-9 mesi di stop, riabilitazione intensa, e poi il ritorno.
Ma nel caso di Deulofeu, le cose hanno preso una piega decisamente più complicata. Durante il percorso post-operatorio, qualcosa è andato storto. Il ginocchio ha reagito male: gonfiore persistente, dolore cronico, progressi minimi. Si è scoperto che, oltre alla rottura, era presente un’infezione alla cartilagine, una condizione che ha rallentato (e in certi momenti addirittura bloccato) del tutto il processo di guarigione. Una complicazione rara, ma temuta, che ha trasformato il suo recupero in una lotta quotidiana, fatta di piccoli passi avanti e dolorose ricadute. Da quel giorno, Deulofeu non è più tornato in campo. E il ginocchio, il suo nemico più grande.
Cosa fa oggi Deulofeu: tornerà a giocare? Le ipotesi sul suo futuro
Quello che sembrava un normale stop si è trasformato in un calvario. Mentre i compagni tornavano a giocare e le stagioni scorrevano, Gerard Deulofeu restava bloccato ai box. Il ginocchio non dava tregua, le ricadute erano continue, e anche le terapie più avanzate non bastavano. Per oltre due anni, lo spagnolo ha vissuto tra centri medici, riabilitazioni, e tentativi falliti di rientro. Non ha più messo piede in campo dal gennaio 2023. E, con il passare del tempo, la situazione è diventata troppo pesante anche a livello contrattuale.
Così, il 16 gennaio 2025, è arrivata la notizia: rescissione consensuale del contratto tra l'Udinese e il giocatore. Un atto doloroso ma inevitabile. Deulofeu, da parte sua, ha continuato ad allenarsi a parte, seguito dallo staff bianconero, ma senza più certezze né scadenze per un rientro. In un’intervista rilasciata alla stampa spagnola, ha usato parole fortissime: “La mia condizione è più vicina a una disabilità che a un infortunio.”
Un’affermazione che dice tutto. Il dolore è costante, la mobilità limitata, e ogni progresso è fragile. Eppure, nonostante tutto, Deulofeu non ha perso del tutto il legame con il calcio. Se non potrà più essere protagonista in campo, sogna comunque di restare in questo mondo. Magari come allenatore. Magari come dirigente. Chissà. Lo ha detto chiaramente: “Il calcio è la mia vita. Farò di tutto per restare legato a questo sport, in qualsiasi ruolo.” Un campione vero si vede anche nel modo in cui affronta l’avversario più duro: l’imprevisto. E quello che Deulofeu sta combattendo non è un avversario qualunque.