Simone Giannelli è uno dei nomi simbolo della pallavolo italiana contemporanea. Il “regista” bolzanino è diventato negli anni un vero riferimento per la Nazionale italiana di cui dal 2022 è il capitano.

 

Le origini di Giannelli: da Bolzano al salto in A1

 

Simone Giannelli nasce a Bolzano nel 1996 e inizia a muovere i primi passi nel mondo della pallavolo nelle giovanili del Südtirol. È lì che matura i fondamentali base, mostrando fin da giovanissimo predisposizione al ruolo di palleggiatore e una visione di gioco che già incuriosisce chi segue il settore giovanile italiano.

 

Nel 2010 arriva il passaggio decisivo: Giannelli entra nelle giovanili del Trentino Volley, club con grande tradizione in Italia e in Europa. Rimane nel vivaio trentino fino al 2014, ma – già durante la stagione 2012-13 – viene aggregato alla prima squadra impegnata in Serie A1, contribuendo anche se solo marginalmente al successo che porta a Trento il titolo di campione d’Italia. Si tratta del suo primo contatto con il massimo livello nazionale, un momento che segna l’inizio della parabola verso la ribalta.

 

Nella stagione 2014-15 viene definitivamente confermato in prima squadra, e quel torneo diventa memorabile: Giannelli ottiene con Trentino lo scudetto, stavolta da protagonista, venendo premiato come MVP del campionato. Da quel momento in poi, inizia per lui un percorso brillante e costante ai massimi livelli del volley italiano ed europeo.

 

Gli anni con Trentino: costruirsi un palmarès

 

Durante le sette stagioni successive con Trentino, Giannelli continua a crescere come interprete del ruolo, raccogliendo successi e affermandosi sempre più come uno dei migliori palleggiatori in circolazione. Con la maglia bianconera, conquista ancora un titolo mondiale per club e una Coppa CEV, aggiungendo prestigio internazionale al già solido palmarès nazionale.

 

Oltre ai trofei, in quegli anni Giannelli affina le sue qualità: si perfeziona nella lettura del gioco rapido, nel muro e contrattacco e nell’organizzazione della manovra offensiva, diventando col tempo un giocatore completo e molto difficile da marcare. Queste stagioni sono il banco di prova che lo prepara ai successivi trionfi.

 

Il passaggio di Giannelli a Perugia: la consacrazione

 

Nel 2021-22 Giannelli compie una scelta importante: lascia Trentino per approdare alla Sir Safety Perugia, una realtà ambiziosa che punta a primeggiare in Italia e in Europa. L’approdo nel club umbro coincide con una fase di rinascita e grandi ambizioni per la società.

 

A Perugia, il Palmarès di Giannelli si arricchisce in modo quasi esponenziale, con la vittoria dello scudetto 2023-24, anno in cui si laurea anche miglior giocatore del torneo, altri due titoli mondiali per club, anche questi corredati dal premio di MVP del torneo e miglior palleggiatore, due Coppe Italia e Tre Supercoppe Italiane, mentre l’apice del Volley europeo lo raggiunge con la conquista della Champions Lague nella stagione 2024-25: anche questa competizione lo vede per l’ennesima volta premiato come MVP e miglior palleggiatore.

 

Giocare nel Perugia più forte di sempre ha rappresentato per Giannelli un punto di svolta, per una vera e propria consacrazione.

 

Lo stile di gioco: cosa rende Giannelli speciale

 

Per comprendere appieno il fenomeno Giannelli, occorre guardare ai suoi attributi tecnici e alla sua mentalità in campo, la sua capacità di gestire ritmo, geometrie e letture al secondo.

 

Su tutti i fondamentali – palleggio, muro, attacco, difesa, servizio – Simone si esprime a livelli eccelsi:

 

  • In palleggio, domina con rapidità di pensiero e precisione di esecuzione. Le sue alzate sembrano spesso anticipare l’azione, mettendo i suoi attaccanti nella condizione migliore per esprimersi;
  • Nel muro e nella difesa, la sua statura (circa 2 metri) e la mobilità laterale gli permettono di contribuire attivamente al contenimento dell’avversario;
  • In attacco, spesso è capace di chiudere palloni “a sorpresa” o di eseguire colpi di seconda intenzione con finezza — quelle che vengono chiamate “veroniche” — approfittando del suo istinto innato;
  • Nel servizio, pur non essendo un bombardiere in senso assoluto, riesce a essere strategico e incisivo, mirando con efficacia le zone deboli della ricezione avversaria.

 

Giannelli non è solo un palleggiatore efficace: è un giocatore completo, che partecipa attivamente a ogni fase del gioco, con personalità e capacità di incidere dove serve, anche con la maglia azzurra dell’ItalVolley.

 

Il percorso di Simone Giannelli con la Nazionale: da Under agli Azzurri

 

Parallelamente al cammino nei club, Giannelli è protagonista anche in azzurro. Veste le divise delle nazionali giovanili (Under 19 e Under 20), partecipando ai campionati europei del 2013 e del 2014: momenti importanti nel percorso di maturazione internazionale.

 

Nel 2015 arriva la prima convocazione nella nazionale maggiore. In quell’anno l’Italia conquista la medaglia d’argento alla Coppa del Mondo e il bronzo al Campionato Europeo. L’anno successivo (2016) è protagonista ai Giochi Olimpici di Rio, dove l’Italia ottiene la medaglia d’argento. Seguono altri successi: argento alla Grand Champions Cup 2017, e poi, in anni più recenti, trionfi più prestigiosi.

 

Nel 2021 Giannelli è sul podio più alto agli Europei: l’Italia conquista l’oro e lui è premiato come MVP del torneo. Nel 2022 arriva il capolavoro mondiale: con la maglia azzurra vince il Campionato Mondiale, e Giannelli riceve ancora sia il riconoscimento come miglior giocatore che il premio di miglior palleggiatore.

 

Nel 2023 mette al collo la medaglia d’argento agli Europei, mentre nel 2025 conquista l’argento alla Volleyball Nations League, con il riconoscimento di miglior palleggiatore del torneo. Questi risultati con la nazionale testimoniano la continuità del livello di gioco di Giannelli e la sua capacità di restare protagonista anche quando le generazioni cambiano.