
Quando gareggerà Ceccon ai Mondiali di Nuoto 2025?
L'appuntamento è fissato dal 27 luglio al 3 agosto. Nella piscina della World Aquatics Arena di Singapore, è in programma l'edizione 2025 dei Mondiali di nuoto in vasca. La nazionale italiana si presenta con 34 atleti (15 donne e 19 uomini) e Thomas Ceccon è il faro della squadra, non soltanto in virtù del suo oro olimpico nei 100 dorso, ma anche per le sue possibilità di spaziare in varie discipline. Entrando nel merito, quando gareggerà il nuotatore classe '01? Cerchiamo di capirlo insieme col nostro approfondimento sui Mondiali di Nuoto 2025.
Ceccon come Phelps: a quali gare parteciperà?
L'azzurro, nei fatti, è stato in grado di conquistarsi il pass a livello cronometrico anche in altre due gare, ovvero i 200 dorso con il nuovo record italiano di 1:55.71, e i 100 farfalla uomini, svolti in Australia in 51.26. Oltre a queste distanze, il campione vicentino risulta iscritto anche ai 50 farfalla, distanza nella quale riuscì a vincere l'oro iridato nl 2023 a Fukuoka (Giappone), e nei 50 dorso. Un modo per Ceccon di testarsi in vista di quel che sarà nel futuro? Vale la pena ricordare, infatti, che dalla prossima edizione dei Giochi Olimpici di Los Angeles (2028), ci saranno anche i 50 metri di tutti gli stili, e non solo dello stile libero.
C'è da sottolineare, infine, che queste iscrizioni sono da ritenersi ufficiose, in quanto tutto verrà formalizzato nella riunione tecnica prevista per venerdì 25 luglio, quando la presenza dei nuotatori nell'elenco verrà confermata oppure vi saranno dei cambiamenti. Ad oggi, Thomas è l'unico rappresentante del Bel Paese iscritto in cinque gare, come Michael Phelps.
Ceccon e la polemica per le medaglie dei Mondiali
L'atleta italiano non è finito al centro della scena mediatica solamente per le sue performance e per le (tante) gare a cui si è iscritto. Ma anche per la polemica relativa alle medaglie dei Mondiali. Con una storia su Instagram, Ceccon ha condiviso un'immagine delle medaglie, accompagnata da un commento piuttosto pungente: "Sicuramente un Mondiale che non verrà ricordato per le medaglie". Nel mirino, il loro design, che non è passato inosservato tra tifosi e addetti ai lavori.
A onor del vero, non è la prima volta che gli atleti criticano l'oggetto simbolo del podio. Anche le medaglie delle Olimpiadi di Parigi 2024 erano finite sotto i riflettori per via dell'usura precoce: alcuni vincitori avevano segnalato graffi e scolorimenti già a pochi giorni dalla premiazione, sollevando dubbi sulla qualità dei materiali utilizzati.