La stagione della Roma è partita con segnali incoraggianti. Sotto la guida di Gian Piero Gasperini, i giallorossi hanno trovato continuità di risultati, portando a casa punti pesanti e mostrando un’identità di gioco già piuttosto riconoscibile. L’aspetto che continua a far discutere, però, riguarda il rendimento offensivo, fin qui al di sotto delle aspettative.

 

I numeri dell’attacco non hanno ancora premiato le ambizioni del club. Artem Dovbyk e Paulo Dybala non sono riusciti a garantire la continuità realizzativa attesa, mentre anche i nuovi innesti, Evan Ferguson e Leon Bailey, stanno faticando a lasciare il segno con regolarità. Una situazione che ha spinto la dirigenza a guardarsi intorno in vista del calciomercato invernale, con l’obiettivo di aggiungere qualità e imprevedibilità negli ultimi metri.

 

In questo contesto si inserisce il nome di Andreas Schjelderup, uno dei profili più interessanti emersi nelle ultime ore. Giovane, tecnico e con margini di crescita evidenti, il norvegese rappresenta una possibile soluzione sia per ampliare le rotazioni offensive della Roma sia per accendere la curiosità dei fantallenatori. Andiamo quindi a scoprire come gioca, quali sono le sue caratteristiche tecniche e che tipo di scelta potrebbe essere all’asta di riparazione del Fantacalcio.

 

Roma arriva Schjelderup? Ecco come gioca: le caratteristiche tecniche

 

Andreas Schjelderup è uno dei talenti offensivi norvegesi più interessanti della sua generazione. Classe 2004, nasce come ala sinistra ma è un giocatore estremamente duttile, capace di adattarsi a più ruoli sulla trequarti. La sua cifra tecnica è evidente fin dai primi tocchi: controllo di palla pulito, dribbling efficace, buona visione di gioco e una naturale predisposizione a cercare la porta. Non è soltanto un rifinitore, ma un calciatore che ama prendersi responsabilità, anche nelle fasi decisive dell’azione.

 

Si tratta di un interprete offensivo moderno, molto a suo agio nell’uno contro uno, situazione nella quale riesce spesso a creare superiorità numerica. Attacca l’avversario diretto con continuità, alternando cambi di ritmo a giocate strette, e sa sia costruire occasioni per i compagni sia concludere in prima persona. Pur partendo largo a sinistra, può essere impiegato anche da trequartista centrale o da mezzala offensiva, grazie a buone doti atletiche e a una notevole qualità balistica. Il piede preferito è il destro, dettaglio tutt’altro che secondario.

 

Ed è proprio qui che si apre un discorso interessante in chiave Roma. Nel reparto offensivo giallorosso abbondano i mancini, giocatori di talento ma con caratteristiche simili: Matías Soulé, Paulo Dybala, Leon Bailey e Tommaso Baldanzi. Quello che manca davvero è un profilo di piede destro capace di agire sulla trequarti sinistra, saltare l’uomo con continuità e rompere gli equilibri partendo da quella zona di campo, dove è presente un velocista come Wesley. Schjelderup risponde in modo piuttosto preciso a questa esigenza.

 

Per atteggiamento, postura del corpo e modo di condurre palla, con tocchi frequenti e uso costante dell’esterno del piede in progressione, il norvegese ricorda Federico Chiesa. Un paragone che nasce più dalle sensazioni che dai numeri, ma che aiuta a inquadrare il tipo di impatto che può avere un giocatore come lui: intensità, aggressività offensiva e voglia di puntare sempre l’avversario. Il calciatore del Liverpool è un profilo che la Roma ha seguito con interesse negli ultimi anni ma che, anche a causa delle condizioni fisiche, non è riuscita a portare nella Capitale. 

 

Schjelderup al Fantacalcio: cosa fare con lui e quanti crediti spendere

 

Nel contesto del mercato di gennaio, che raramente regala colpi in grado di spostare davvero gli equilibri al Fantacalcio, Andreas Schjelderup rischia di essere uno dei profili più interessanti in assoluto. Un giocatore con le sue caratteristiche, inserito in un sistema offensivo strutturato e aggressivo come quello di Gian Piero Gasperini, può crescere rapidamente e trovare continuità di rendimento.

 

Schjelderup non è soltanto un potenziale portatore di bonus, gol e assist fanno parte del suo repertorio, ma anche un calciatore in grado di garantire voti positivi con una certa regolarità, grazie alla partecipazione costante alla manovra offensiva e alla capacità di creare occasioni. È il classico profilo su cui vale la pena investire all’asta di riparazione, soprattutto se verrà listato come centrocampista. In quel caso può diventare una scelta molto intrigante, anche prendendo il posto di elementi come Stephan El Shaarawy o Leon Bailey, che fin qui hanno convinto poco sia i fantallenatori sia lo staff tecnico.

 

Con il ruolo di centrocampista, Schjelderup può essere considerato almeno un secondo slot, con la possibilità concreta di salire di livello e avvicinarsi a uno status da primo slot, complice un minutaggio elevato e un impatto diretto sulle partite. Diverso il discorso se verrà listato come attaccante: in quel caso resta comunque un profilo affidabile, da terzo slot offensivo, ideale per coprirsi in caso di difficoltà del reparto avanzato.

 

In entrambe le situazioni, l’aspettativa è quella di vederlo spesso in campo e inserito in un contesto offensivo di qualità, probabilmente al fianco di un riferimento centrale come Joshua Zirkzee. Per quanto riguarda i crediti, senza forzare rilanci eccessivi, vale la pena destinargli una parte significativa del budget residuo, soprattutto in leghe numerose, perché il potenziale per fare la differenza, soprattutto nel medio periodo, c’è tutto.