Fuori Campo
Chi è Safonov: il portiere para-rigori di PSG-Flamengo in Coppa Intercontinentale
Da bambino eccelleva anche nel nuoto e nel basket, poi Matvej Safonov ha scelto il calcio, e al PSG ne sono piuttosto felici dopo i quattro rigori parati al Flamengo nella finale di Coppa Intercontinentale. Nato lo stesso giorno di Donnarumma, dalla concorrenza con Gigio è passato a quella con Chevalier, a cui è stato preferito per scelta tecnica. Safonov era stato già decisivo ai rigori nella strada verso il triplete nell'ultima Coppa di Francia, parando un penalty a N'Zola e uno a Diouf. Ieri sera, al triplice fischio, è diventato il primo portiere del Paris Saint-Germania a parare quattro rigori in una singola serie nel ventunesimo secondo. Conosciamo un po' meglio, allora, l'eroe di PSG-Flamengo.
Safonov, non solo calcio: dal nuoto... agli scacchi
Cinque rigori fronteggiati, quattro parati. Sì, parati. Non sventati per un palo o un tiro alto: il russo ne ha preso uno dopo l'altro. E dire che non avrebbe dovuto fare neanche il portiere: da giovane si dice fosse un prodigio nel nuoto, nel taekwondo e nel basket, poi si è avvicinato al calcio una volta scovato dagli osservatori del Krasnodar - la sua "alma mater", dove ha costruito la sua carriera. Ha stupito tutti in campo, l'ha fatto ancor di più fuori: esperto di matematica e appassionato di scacchi, ha conciliato la sua carriera nel pallone con una laurea quinquennale in pedagogia, psicologia e comunicazione.
Safonov e il PSG: la concorrenza con Donnarumma e (poi) Chevalier
Nato il 25 febbraio del 1999, la data di nascita di Safonov è la stessa di Gianluigi Donnarumma. L'anno scorso, e prima dell'affaire estivo tra Gigio e il nuovo arrivato Chevalier, era stato proprio il russo la sua concorrenza interna. L'azzurro è stato il titolare del PSG campione di tutto, ma l'abilità coi piedi e nella costruzione da parte di Safonov avevano aperto qualche dubbio nella mente di Luis Enrique. Chevalier è stato il prescelto per la nuova stagione come titolare della squadra francese, ma è stato costretto al forfait nelle ultime uscite per colpa di un problema alla caviglia. Dentro Safonov, poi confermato sia contro il Metz nell'ultimo turno di campionato, sia nell'Intercontinentale. E tutto questo nonostante il recupero di Chevalier. In sostanza: Safonov è stato scelto. E chissà che, ora, non possa fare un ulteriore passo avanti nelle gerarchie di Parigi.
Il precedente in Coppa di Francia e l'errore col Bayern
Parlando strettamente di rigori, il russo si era già messo in mostra nel dicembre del 2024, nel quinto turno di Coppa di Francia. La partita è PSG contro Lens, e la gara finisce ai rigori, dove Safonov è l'assoluto protagonista con due parate decisive nella serie. Insomma, se i parigini lo scorso anno hanno completato il triplete lo si deve anche alle sue parate in quel primo atto di coppa. Certo, la sua storia al PSG non è stata sempre trionfale. Il russo arriva a Parigi nell'estate del 2024 per 20 milioni dal Krasnodar. In Francia inizia a collezionare presenze tra campionato e coppe, poi però firma un'uscita a vuoto che costa la partita contro il Bayern Monaco in Champions. Quello è quasi un momento spartiacque nella stagione, visto che per Luis Enrique&Co. si trattava della terza sconfitta nelle prime cinque giornate del girone. L'eliminazione era a un passo e sì, in parte per colpa di Safonov. Poi la risalite, i playoff e la scalata fino alla coppa, ma sempre con Donnarumma in porta.
"Da quando aveva dodici anni fino al suo esordio in Champions è stato capitano di tutte le sue squadre. È sempre stato maturo e saggio, spesso gli dicevo che era un vecchio nel corpo di un giovane", le parole a L'Équipe del vicepresidente del Krasnodar, Aram Fundukyan. Tra uscite a vuoto e (tanti) rigori parati, ora sembra giunto il suo momento anche al PSG.