Nel calcio moderno la maglia non è più soltanto un simbolo di appartenenza. È diventata un oggetto culturale, un prodotto di moda, un manifesto identitario che racconta successi sportivi, storytelling personale, estetica e potenza commerciale. Nel 2025, più che mai, il mercato delle maglie replica fedelmente ciò che accade in campo e fuori: vittorie, trasferimenti, fenomeni mediatici, collaborazioni fashion e nuove generazioni di tifosi-consumatori.

 

Stabilire con precisione quale sia la maglia più venduta in assoluto è complesso, perché i dati sono frammentati tra club, sponsor tecnici e piattaforme di e-commerce. Ma osservando trend, comunicazioni ufficiali, numeri di vendita dichiarati e impatto globale, è possibile individuare le squadre e i calciatori che nel 2025 dominano il mercato delle maglie.

 

Le squadre che vendono di più: il peso del brand globale

 

A livello di club, il 2025 conferma una tendenza ormai consolidata: le grandi potenze europee continuano a monopolizzare le vendite, grazie a una base di tifosi planetaria e a un posizionamento che va oltre il calcio.

 

Il Real Madrid resta stabilmente ai vertici. La combinazione tra tradizione vincente, immagine istituzionale fortissima e presenza costante di stelle mondiali rende ogni nuova maglia blanca un successo commerciale. Il bianco è ormai un’icona trasversale, riconoscibile anche fuori dal contesto sportivo, e ogni stagione il lancio delle nuove divise genera picchi di vendita immediati.

 

Subito dietro, o spesso alla pari, c’è il Barcellona, che nel 2025 continua a beneficiare di un’identità visiva fortissima e di un pubblico giovane, globale, digitale. Le maglie blaugrana non sono solo calcio: sono lifestyle, street culture, appartenenza ideologica. Le versioni alternative e le edizioni speciali continuano a essere tra le più vendute al mondo.

 

Il Manchester United, pur vivendo stagioni sportive altalenanti, resta uno dei club che vende più maglie in assoluto. Il brand United è ormai scollegato dai risultati immediati: è una potenza commerciale autonoma, soprattutto in Asia e Nord America, dove la maglia rossa continua a essere un simbolo riconoscibile.

 

Il Paris Saint-Germain è invece il caso più emblematico del calcio moderno. Nel 2025 il PSG resta una delle squadre con le maglie più vendute al mondo grazie alla sua capacità di fondere calcio, moda e cultura pop. Le collaborazioni con il mondo fashion e l’estetica urban rendono la maglia parigina una delle più acquistate anche da chi non segue il calcio in modo tradizionale.

 

Le maglie che esplodono grazie ai calciatori

 

Se i club garantiscono continuità, sono i calciatori a far esplodere le vendite. Nel 2025 il mercato delle maglie è ancora fortemente player-centric.

 

Il nome che continua a spostare numeri enormi è Kylian Mbappé. Qualunque maglia indossi — che sia quella del club o della nazionale — genera un effetto immediato sulle vendite. Mbappé rappresenta il volto del calcio contemporaneo: giovane, dominante, riconoscibile, perfettamente integrato nel sistema mediatico globale.

 

Altro caso rilevantissimo è Jude Bellingham. La sua maglia è tra le più vendute del 2025 grazie a un mix di prestazioni di altissimo livello e immagine pulita, moderna, trasversale. Bellingham è l’esempio di come un centrocampista possa diventare un’icona commerciale globale, cosa che fino a pochi anni fa era riservata quasi solo ad attaccanti e ali.

 

Non va sottovalutato Erling Haaland. Il suo nome continua a dominare le vendite grazie a un’identità fortissima, quasi da personaggio: fisico, stile, mentalità. La sua maglia è una delle più riconoscibili tra i tifosi più giovani, soprattutto nel Nord Europa e nei mercati anglosassoni.

 

Nel 2025 resta inoltre fortissimo l’effetto nostalgia e legacy legato a Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Anche se non più al centro del calcio europeo di vertice, le loro maglie continuano a vendere in quantità enormi. Si tratta di un fenomeno che va oltre la stagione sportiva: acquistare una maglia di Messi o Ronaldo è diventato un gesto simbolico, quasi collezionistico.

 

Il ruolo delle Nazionali

 

Un capitolo a parte riguarda le maglie delle Nazionali, che nel 2025 vivono cicli di vendita legati agli eventi internazionali. Le divise di Brasile, Argentina, Francia e Inghilterra restano tra le più vendute in assoluto.

 

La maglia dell’Argentina, in particolare, continua a beneficiare dell’onda lunga del successo mondiale e dell’eredità di Messi. Anche senza tornei in corso, la camiseta albiceleste resta una delle più acquistate a livello globale.

 

La maglia del Brasile mantiene invece uno status unico: è forse l’unica divisa calcistica che viene indossata anche da chi non segue il calcio. Gialla, iconica, universale, continua a essere un best seller trasversale tra sport, musica e streetwear.

 

Sponsor tecnici e moda: perché alcune maglie vendono più di altre

 

Nel 2025 non conta solo chi gioca, ma come è fatta la maglia. Il design, la vestibilità e la strategia di lancio sono determinanti. I grandi sponsor tecnici hanno trasformato le divise in prodotti di moda stagionali, con versioni home, away, third e capsule edition.

 

Le maglie più vendute sono spesso quelle che riescono a uscire dal campo: colori utilizzabili nella vita quotidiana, richiami vintage, storytelling visivo forte. Il tifoso non compra più solo la maglia della sua squadra, ma un capo da indossare.

 

In questo senso, club come PSG, Barcellona e alcune nazionali sudamericane sono avvantaggiati: la loro maglia funziona anche senza contesto calcistico.

 

Cosa ci dice il 2025 sul futuro del mercato delle maglie

 

Il 2025 conferma una verità chiara: le maglie più vendute non appartengono solo alle squadre più forti, ma alle storie più forti. Vince chi riesce a unire risultati, personaggi, estetica e racconto.

 

Il calcio resta il motore, ma il mercato delle maglie è ormai un ecosistema autonomo, dove il tifoso è anche consumatore culturale. E finché il calcio continuerà a produrre icone globali, le maglie resteranno uno degli indicatori più fedeli di chi, davvero, sta dominando il gioco dentro e fuori dal campo.