Assoluto protagonista, quasi "eroe" della prima Champions League della storia del PSG e, adesso, scaricato e pregato di trovarsi un'altra squadra. Quel che sta accadendo a Gianluigi Donnarumma rappresenta uno dei grandi paradossi del calciomercato. Proviamo a mettere in ordine fattori e scenari, per poter fare chiarezza sulla situazione che sta portando uno dei candidati al Pallone d'Oro ad essere, seppur virtualmente, senza squadra. Perché il PSG vuole vendere Donnarumma? Scopriamolo insieme. 

 

Donnarumma, da eroe della Champions a esubero

 

I francesi, forse, non lo hanno mai amato, se non all'inizio, nei mesi dello strappo al Milan. Eppure, se il Paris Saint-Germain è arrivato a Monaco di Baviera per fare sua la Champions League, una grande parte del merito va a Donnarumma. Senza le sue parate straordinarie contro Liverpool, Aston Villa e Arsenal, la corsa dei parigini si sarebbe certamente fermata prima della storica finale che ha portato la Coppa "dalle grandi orecchie" nella bacheca del club. 

 

Donnarumma-PSG, è rottura: arriva Chevalier

 

Quanto di buono (e provvidenziale) fatto vedere in ambito europeo non lo ha messo al riparo dal taglio della rosa per la prossima stagione. Questo è quello che sta accadendo a Parigi, non altro. Il PSG, in estate, ha messo sotto contratto un nuovo portiere, Lucas Chevalier, pagandolo 40 milioni di euro più 15 di bonus. Una cifra che chiarisce bene le intenzioni della società: il titolare sarà lui, non Donnarumma, che ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2026 e certamente molto lontano da qualsiasi possibilità di rinnovo. La ragione tecnica del mancato accordo è che la dirigenza parigina gli avrebbe offerto un ingaggio al ribasso rispetto ai 12 milioni di euro netti garantiti al momento della firma nel 2021. Donnarumma non avrebbe accettato - sarebbe stato difficile chiederglielo - e l'area tecnica del PSG si è mossa di conseguenza. 

 

Il futuro di Donnarumma lontano dal PSG: il rapporto con Luis Enrique

 

Non solo ragioni tecniche. La verità risiede anche nel rapporto, mai semplice, con Luis Enrique. L'ex Barcellona, soprattutto all'inizio, aveva messo in discussione il portiere azzurro, e nemmeno quanto accaduto nell'ultima primavera ha cambiato l'approccio nei suoi confronti. 

 

In questi mesi, l'allenatore a ricordato che il portiere è l'unico ruolo nel quale non ha potuto fare la sua scelta, in una squadra costruita in modo maniacale secondo i suoi desideri e la sua visione. Due stagioni fa, quando Luis Enrique è arrivato a Parigi, Donnarumma se lo è ritrovato, se lo è fatto andar bene - e non ci voleva molto, certamente - ma non era e non è neanche oggi il suo portiere ideale. 

 

L'ex Roma preferisce un giocatore bravo nel gioco con i piedi, che dia sicurezza alla squadra nella fase di costruzione, e che sia capace di dare un contributo quando i compagni giocano alti. Magari meno imperioso di Donnarumma sulla linea di porta, ma dal suo punto di vista più moderno. Il coach spagnolo non ha comunicato gerarchie, ma il direttore sportivo portoghese Luis Campos, co-artefice del successo in Champions, avrebbe già rassicurato Lucas Chevalier: il titolare sarà lui. 

 

Dove giocherà Donnarumma? Gli scenari

 

Non mancano le solite offerte dai club sauditi, dai club turchi ma, ad oggi, Donnarumma vuole restare nel calcio che conta e vuole la Premier League. Club che si sono mossi, o che avrebbero bisogno di un portiere di livello, sono sostanzialmente due. Uno è il Manchester United, che ha ancora Onana e che in questa sessione di mercato ha già acquistato Cunha, Mbeumo e Sesko. L'altro club è il Chelsea, che ha cercato Maignan quando si pensava fosse in uscita dal Milan. Tuttavia, ad oggi, sembra avere meno impellenza di prendere un portiere: Robert Sanchez ha dimostrato di essere un estremo difensore affidabile. Forse il City, infine, ne avrebbe bisogno: Ederson ha un contratto in scadenza a giugno 2026 e sembra voglia andar via.