Dopo otto anni con Gian Piero Gasperini, la Dea ha scelto Ivan Juric per guidare la squadra nella stagione 2025/26. Un nome che non rappresenta una rottura, ma piuttosto una naturale transizione: Juric è stato allievo proprio di Gasperini ai tempi del Genoa e condivide molte delle sue idee di calcio, a partire dal pressing feroce e dalla difesa a tre. Porta con sé una visione personale, fatta di compattezza, organizzazione e grande attenzione al dettaglio. Un allenatore esigente, che chiede il massimo in ogni fase del gioco. Ma come giocherà la sua Atalanta? E cosa cambia per i tifosi (e i fantallenatori)?

 

Il modulo base: 3-4-2-1 e le diverse varianti

 

La struttura di partenza di Juric sarà verosimilmente un 3-4-2-1, schema già familiare all’Atalanta e ideale per sfruttare le caratteristiche della rosa. Difesa a tre, due esterni larghi con compiti offensivi e due trequartisti alle spalle di una punta centrale. Ma, come già visto ai tempi del Verona e del Torino, Juric non è rigido: all’occorrenza può trasformare il sistema in un 3-4-3 più diretto o in un 3-5-2 più coperto.  L’obiettivo, però, resta sempre lo stesso: verticalizzare, aggredire e controllare il campo con il pressing. La squadra dovrà essere corta, aggressiva e pronta a recuperare palla in zona avanzata. Juric predilige un calcio fisico, intenso, ma non rinuncia alla qualità negli ultimi metri.

 

Intensità e marcature a uomo: la firma del tecnico croato

 

Uno degli aspetti più caratteristici del gioco di Juric è la marcatura a uomo a tutto campo. I suoi giocatori sono chiamati a seguire l’avversario anche lontano dalla propria zona di competenza, con l’obiettivo di rompere le linee di costruzione e impedire agli avversari di ragionare. Questo tipo di approccio richiede giocatori molto allenati, reattivi e disciplinati.  A livello offensivo, Juric chiede alle sue mezze punte (o trequartisti) di agire tra le linee, alternando movimenti in profondità a scambi corti per favorire l’inserimento degli esterni. La punta centrale, invece, deve essere in grado di lavorare spalle alla porta e aprire spazi per chi arriva da dietro.

 

I protagonisti: chi saranno i titolari di Juric?

 

Tra i pali ci sarà ancora Carnesecchi, confermato nonostante le voci di mercato. In difesa, Scalvini guiderà la linea, affiancato con ogni probabilità da Hien e uno tra Djimsiti e Kolasinac, a seconda della condizione fisica. Sulle fasce spazio a Zappacosta e Ahanor (nuovo acquisto prelevato dal Genoa), con Bellanova pronto a insidiare il ruolo di titolare già nelle prime giornate.  A centrocampo, De Roon ed Ederson formano una coppia ben assortita. Davanti, nel ruolo di trequartisti, De Ketelaere e Samardzic (o Sulemana, nuovo arrivo) saranno i riferimenti principali, con licenza di svariare su tutto il fronte offensivo. In attacco, Scamacca parte favorito per il posto da titolare, specialmente dopo la partenza di Retegui e quella imminente di Lookman.

 

Cosa aspettarsi: una Dea ancora più aggressiva?

 

L’Atalanta con Juric sarà probabilmente ancora più intensa rispetto a quella vista con Gasperini. Il pressing sarà portato a un livello quasi ossessivo, la gestione del pallone sarà rapida e diretta, e la squadra dovrà adattarsi a un gioco fatto di continui duelli individuali. Ci saranno cambiamenti, ma non rivoluzioni: la filosofia di base resta quella di un calcio verticale, organizzato e dinamico.