Come sta Sinner? È la domanda che si pongono in molti dopo il suo ultimo match a Wimbledon, segnato da un improvviso problema fisico. L’infortunio al gomito destro, accusato durante la partita contro Dimitrov, ha acceso l’allarme tra i tifosi e lo staff azzurro. Le immagini del medical timeout e l'allenamento cancellato hanno alimentato i dubbi sulle sue condizioni. In questo articolo analizziamo cos’ha davvero Sinner al gomito, come si è gestito nei giorni successivi e cosa aspettarsi dalla sfida con Ben Shelton.

 

Sinner e l'infortunio al gomito a Wimbledon: come sta ora?

 

Dal giorno dell’infortunio, le condizioni di Jannik Sinner sono sotto stretta osservazione. Il dolore al gomito destro è nato in seguito a una caduta durante il match contro Dimitrov, e ha subito influenzato il suo rendimento, costringendolo a richiedere un medical timeout nel secondo set. Secondo quanto spiegato dal coach Darren Cahill, la contusione ha limitato soprattutto il colpo più importante del suo repertorio: il dritto.

 

“Ha perso circa 10 km/h nella velocità del dritto" ha spiegato Cahill, allenatore di Sinner ancora per qualche mese. Si è parlato infatti di un dolore molto simile a quello che provoca il cosiddetto gomito del tennista, una tipica infiammazione da sovraccarico che colpisce i tendini esterni del gomito.

 

La contusione (che non dovrebbe essere stata seguita da infiammazione), anche se non grave, ha reso difficile per Sinner imprimere forza alla palla, soprattutto nei colpi più esplosivi. Tuttavia, la successiva risonanza magnetica ha escluso lesioni strutturali, permettendogli di riprendere gradualmente l’attività in campo, seppur con precauzione.

 

Tuttavia, per precauzione, il suo team ha deciso di cancellare l’allenamento pomeridiano previsto sui campi di Aorangi Park. Una scelta che ha subito alimentato i timori sulle sue reali condizioni. Più tardi, però, Jannik è comunque sceso in campo per una breve sessione indoor, lontano da occhi indiscreti e con carico ridotto. Insieme ai coach, ha effettuato circa 20–30 minuti di palleggio controllato, evitando di forzare colpi al servizio o al dritto.

 

“Non è riuscito a restare del tutto fermo. Doveva muoversi, provare sensazioni. Gli abbiamo passato qualche palla e starà bene,” ha spiegato Cahill dopo l’allenamento.

 

Nonostante la cautela, il coach ha confermato che Sinner scenderà regolarmente in campo contro Ben Shelton, ma resta da capire quali saranno le sue reali condizioni al momento del match. La gestione del dolore e la capacità di reggere i ritmi di uno Slam saranno decisive.

 

Sinner affronta Ben Shelton dopo l'infortunio al gomito: come andrà la sfida?

 

Contro Ben Shelton, Jannik Sinner dovrà gestire non solo l’aggressività dell’avversario, ma anche il proprio corpo. È possibile che ricorra nuovamente al medical timeout, non solo per ricevere cure, ma anche per prendere una pausa utile a far “respirare” il gomito in caso il dolore dovesse riaffiorare durante lo sforzo. Una scelta lecita, prevista dal regolamento, e che potrebbe rivelarsi strategica in un match lungo e intenso.

 

Nel nostro pronostico, però, abbiamo comunque dato Sinner favorito. Non solo per il valore tecnico, ma soprattutto per la determinazione che il numero uno del mondo sta dimostrando nel voler arrivare fino in fondo a Wimbledon. Proprio il 9 luglio di un anno fa, Sinner veniva eliminato ai quarti di finale da Medvedev. Stavolta, la data potrebbe segnare l’inizio di un finale diverso: una corsa verso la sua prima finale a Wimbledon, con una possibile sfida che tutti aspettano: quella con Carlos Alcaraz, il suo eterno rivale.