Cecilia Zandalasini è una delle assolute protagoniste dell’Italia che ha incantato agli Europei di basket femminile. I risultati della Nazionale di basket femminile guidata da coach Andrea Capobianco, capace di costruire una squadra solida e con un’identità ben definita, hanno dato lustro a un movimento intero.

 

Sì perché i risultati delle azzurre, richiamando su di loro un’attenzione mediatica di solito inusuale per il basket femminile, possono essere fondamentali per l’intero movimento cestistico nazionale. In questo senso Zandalasini, stella della Nazionale, è molto più di un’atleta, ma un riferimento per un’intera generazione di giocatrici. Nel corso della sua carriera ha saputo restare sempre ai massimi livelli, adattandosi e adeguando il proprio gioco a campionati diversi ma non rinunciando mai alla chiamata dell’Italia, diventando così una figura di spicco nel panorama sportivo nazionale. E il suo recente passaggio ai Golden State Valkyries, squadra della massima serie americana con sede a San Francisco, rappresenta l’ennesimo step di una carriera livellata verso l’alto.

 

Chi è Cecilia Zandalasini: la stella del basket italiano femminile

 

Cecilia Zandalasini, come detto, è uno dei simboli dello sport azzurro, oltre che nome di spicco nel panorama cestistico femminile italiano. Nata il 16 marzo 1996 a Broni, in provincia di Pavia, in Lombardia, è cresciuta con il basket nel sangue. Figlia di un ex cestista, ha iniziato a giocare fin da piccola facendosi notare nelle giovanili del Geas Sesto San Giovanni, società milanese. Con il club ha vinto tutto a livello giovanile, compresi campionati Under 15, Under 17 e Under 19, guadagnandosi così la chiamata nel basket delle grandi.

 

A soli 17 anni arriva l’esordio nella Serie A2, con Zandalasini, di ruolo ala, che riesce a ritagliarsi subito uno spazio importante in squadra mantenendo, nel suo primo anno, una media punti di oltre 15, 15,7 per la precisione, a partita. Prende così il via una carriera sempre che diventa rapidamente una vera e propria ascesa nel basket femminile italiano.

 

La carriera di Cecilia Zandalasini: dall'Italia alla WNBA

 

La prima svolta professionale della carriera di Cecilia Zandalasini arriva nel 2014, quando la cestista vola alla Familia Schio. Con il club veneto, uno dei più storici e titolati d’Italia, trascorre quattro stagioni in cui vince tre Scudetti (il primo nel 2015, poi nel 2016 e nel 2018), quattro Coppe Italia e altrettante Supercoppe Italiane, imponendosi anche in EuroLeague Women, dove fa segnare una media di 13 punti a partita nei playoff della stagione 2016/17.

 

Nel 2017 arriva un altro salto nella carriera di Zandalasini. Cecilia vola negli Stati Uniti per approdare nella Women’s National Basketball Association (WNBA), il massimo campionato mondiale, firmando con le Minnesota Lynx. Arrivata verso la fine della stagione, l’ala azzurra riesce comunque a contribuire al successo finale, con Minnesota che vince il titolo WNBA. Nella stagione successiva si afferma sempre più nelle Lynx, giocando 29 partite e firmando buoni numeri a canestro (media punti di 5,7 a partita, una percentuale del 45% al tiro).

 

Nella stagione successiva però un infortunio la tiene a lungo lontana dai campi, poi lo scoppio della pandemia da Covid-19 nel 2020 e alcune situazioni difficili in famiglia la convincono a tornare in Europa. Zandalasini firma con la squadra turca del Fenerbahce, una delle più importanti del Vecchio Continente, dove gioca tre anni. In Turchia aggiunge trofei alla sua già ricca bacheca: Cecilia vince, sempre da protagonista, due campionati, due coppe nazionali e una Presidential Cup. Con il club giallonero di Istanbul arriva anche ai vertici del basket europeo, entrando nel miglior quintetto della stagione 2019/20.

 

Nel 2021 Zandalasini torna in Italia firmando con la Virtus Bologna, uno dei club più importanti del nostro Paese, proprio come i colleghi maschi. Con le V nere trascorre tre stagioni, trascinando la squadra alla prima finale scudetto della sua storia e vincendo la Supercoppa Italiana nel 2023. Al termine della stagione 2023/24 torna in Turchia per giocare nel Galatasaray prima di tornare in America alle Minnesota Lynx. In WNBA trascorre un’annata sportiva da comprimaria di lusso, contribuendo in modo significativo alla vittoria della Commissioner’s Cup, che diventa così il secondo trofeo della sua esperienza americana. Pochi mesi dopo viene scelta nell’extension draft dalle Golden State Valkyries, iniziando così una nuova avventura, nel 2025, con la squadra californiana.

 

La carriera di Cecilia Zandalasini in Nazionale

 

Lo sviluppo della sua carriera nei maggiori club del mondo va di pari passo con quella in Nazionale. Zandalasini è l’MVP dell’Europeo Under 20 nel 2016, mettendo a segno un’incredibile media di 22 punti e 9 rimbalzi di media a partita, e si impone poi come una delle stelle degli Europei giocati con la Nazionale maggiore nel 2017, dove chiude come seconda miglior realizzatrice prendendosi ancora una nomination nel miglior quintetto del torneo. Da quel momento Zandalasini diventa un’intoccabile dell’Italia, confermandosi anche con il cambio di allenatore e l’arrivo di Capobianco. In totale, con la Nazionale maggiore ha superato le 60 presenze segnando oltre 680 punti.

 

Quanto guadagna Zandalasini

 

Nonostante le protagoniste dei campionati di basket femminile non godano degli stessi stipendi dei colleghi uomini, con i livelli retributivi che sono nettamente inferiori rispetto a quelli maschili, Zandalasini ha saputo garantirsi contratti importanti, soprattutto all’estero. In WNBA ha giuadagnato complessivamente 105mila dollari, secondo i dati ufficiali di Spotrac.

 

In Europa invece non ci sono dati pubblici da consultare, ma tra Fenerbahce, Virtus Bologna e Galatasaray Zandalasini dovrebbe aver guadagnato in ogni caso compensi superiori ai 150mila euro annui. Ulteriori entrate inoltre arrivano dai diritti di immagine e dalle sponsorizzazioni che Cecilia può vantare. Zandalasini, in ogni caso, anche per la crescita progressiva del movimento cestistico femminile, è tra le giocatrici italiane più pagate degli ultimi dieci anni.