
NBA, Oklahoma vince le Finals: i motivi di un inaspettato successo
Il Larry O'Brien Trophy alla fine lo alzano i Thunder al termine di una gara 7 in cui succede un po' di tutto. Oklahoma City, dopo un primo tempo timido, nella ripresa cambia marcia, si affida alle giocate di un super Shai Gilgeous-Alexander, che si porta anche a casa il premio di MVP, e vince 103-91, regalando a una città che vive per i suoi Thuder, il primo titolo NBA della sua storia. Ma cerchiamo di comprendere in che modo Oklahoma è riuscita a vincere l'NBA? Andiamo, dunque, alla scoperta di un titolo meritato ma, a inizio stagione, assolutamente insperato.
Alla scoperta del successo dei Thunder: una difesa eccezionale
La vittoria può esser spiegata, per buona parte, parlando di una difesa eccezionale. Sin dall'inizio della stagione, e poi ai playoff, i Thunder hanno difeso in maniera versatile, aggressiva ed efficiente, ottenendo risultati paragonabili a quelli delle squadre migliori nella storia della Lega. Durante la regular season, Oklahoma è stata la squadra contro cui le avversarie hanno avuto la percentuale di realizzazione più bassa e hanno perso più volte il possesso della palla. È rarissimo che una squadra di NBA sia prima in entrambe le statistiche: negli ultimi 50 anni ci sono riusciti solo i Golden State Warriors della stagione 2016/17.
Nei playoff, i Thunder hanno fatto perdere la palla agli avversari in media 18 volte a partita: negli ultimi 40 anni, l'unica squadra migliore di loro da questo punto di vista sono stati i Chicago Bulls del 1996, in cui giocava Micheal Jordan. Ma le statistiche a favore dei vincitori dell'NBA non si fermano qui. Sempre nei playoff, i Thunder hanno totalizzato il maggior numero di palloni rubati e di stoppate dal 1983, cioè dai fortissimi Lakers di Magic Johnson e Kareem Abdul Jabbar.
Oltre le statistiche: come Oklahoma è riuscita a vincere l'NBA?
Andando oltre alle pur notevoli statistiche, è anche il modo in cui i Thunder difendono a essere decisamente peculiare. In primo luogo, grazie agli "altissimi" Holmgreen e Hartenstein, i Thunder possono difendere in modo "verticale", cioè contrastando i tiri degli avversari o recuperando palla a rimbalzo. Questa però non è proprio la loro caratteristica principale, che è invece la "difesa orizzontale".
In altre parole, non fermano gli avversari solo quando tirano, schiacciano o entrano col pallone in area: difendono in modo aggressivo ed efficace prima di farli arrivare al tiro. Si tratta di una scelta abbastanza rischiosa, perché potrebbe lasciare più scoperta la zona fuori dall'area, da cui si tira da tre punti, ma che riesce molto bene a Oklahoma, che può contare su giocatori rapidi e intelligenti, che riescono a difendere fuori area e persino anticipare le mosse degli avversari.
E poi c'è SGA, l'MVP (anche) delle Finals
Chiude con una gara 7 da 29 punti e 12 assist Shai Gilgeous-Alexander, che si prende con merito il premio di MVP delle Finals e diventa il primo da Stephen Curry nel 2015 a bissare il premio di MVP della stagione. Inoltre, è il quarto di sempre a vincere il titolo da MVP delle finali e della stagione, dopo Kareen Abdul-Jabbar nel 1971, dopo Michael Jordan (4 volte) e dopo Shaquille O'Neal, l'ultimo nel 2000. A proposito di MJ, il canadese chiude l'annata con 3172 punti complessivi, il massimo proprio da Jordan. Ed è il primo nella storia NBA col doppio MVP, il titolo di capocannoniere e la vittoria in più gare 7 dei playoff. Il suo rendimento super si è rivelato un vero e proprio fattore per il successo dei Thunder.
Insomma, un titolo speciale per gli Oklahoma City Thunder, il primo nella storia della franchigia, il settimo differente campione NBA negli ultimi 7 anni, dal 2018. Un successo che si spiega anche con un'età media particolarmente bassa: OKC è la squadra più giovane per età media a vincere dai Portland Trail Blazers del 1977, quelli di Bill Walton, a poco più di 25 anni di media. Sono la quarta squadra di sempre a vincere almeno 84 partite in stagione, ma l'unica assieme ai Chicago Bulls a vincere anche il titolo. Tante partite vinte che hanno portato alla conquista del titolo. Bravura e spietatezza: il giusto riassunto.