Il Draft NBA rappresenta ogni anno una vetrina per i giovani talenti più promettenti del panorama cestistico mondiale. Tra aspiranti stelle collegiali, prospetti internazionali e fenomeni generazionali, non mancano mai le storie di precocità impressionante. Ma chi sono stati i giocatori più giovani di sempre ad essere scelti in questo evento che segna l'inizio della stagione?

 

In questo articolo analizzeremo due classifiche: da un lato i cinque atleti più giovani selezionati in assoluto al Draft NBA, dall’altro i cinque più giovani a essere stati scelti con la prima pick assoluta. Infine, ci soffermeremo sul caso più recente: Cooper Flagg, scelto al numero 1 nel Draft 2025 dai Dallas Mavericks, a soli 18 anni.

 

I più giovani di sempre a essere scelti al Draft NBA: chi sono

 

Nonostante le attuali regole NBA richiedano che i giocatori abbiano almeno 19 anni entro la fine dell’anno del draft, ci sono stati anni in cui i teenager più giovani riuscivano a entrare nella lega direttamente dalla high school. Ecco la classifica dei cinque giocatori più giovani di sempre ad essere scelti al Draft NBA.

 

  1. Andrew Bynum – 17 anni e 245 giorni (2005, 10ª scelta assoluta)
  2. Jermaine O’Neal – 17 anni e 256 giorni (1996, 17ª scelta)
  3. Kobe Bryant – 17 anni e 307 giorni (1996, 13ª scelta)
  4. Darko Miličić – 18 anni e 6 giorni (2003, 2ª scelta)
  5. Bill Willoughby – 18 anni e 14 giorni (1975, 19ª scelta)

 

Il più giovane in assoluto fu Andrew Bynum, scelto dai Los Angeles Lakers nel 2005. Esordì in NBA all’età di soli 18 anni e 6 giorni, diventando così il giocatore più giovane a calcare un parquet NBA. Centro dalla grande struttura fisica, fu un progetto a lungo termine per i Lakers, contribuendo più avanti ai titoli del 2009 e 2010.

 

Pochi anni prima, nel 1996, i Portland Trail Blazers puntarono su un altro diciassettenne: Jermaine O’Neal. Anche lui arrivava direttamente dal liceo e impiegò qualche stagione per sbocciare, ma divenne in seguito una colonna degli Indiana Pacers e un All-Star affermato.

 

Infine, impossibile non soffermarsi su Kobe Bryant, scelto sempre nel 1996 con la 13ª scelta assoluta dai Charlotte Hornets, che lo girarono subito ai Lakers. Nonostante fosse stato escluso dalla top 10, Kobe è diventato uno dei giocatori più iconici e vincenti della storia del basket. Tra i suoi infiniti momenti leggendari, spicca la partita da 81 punti contro i Toronto Raptors nel 2006: la seconda miglior prestazione realizzativa della storia NBA, dietro solo ai 100 punti di Wilt Chamberlain.

 

Chi sono le più giovani prime scelte al Draft NBA?

 

Quando si parla di precocità al massimo livello, il ruolo di prima scelta assoluta rappresenta un traguardo ancora più selettivo. Nella lunga storia del Draft NBA, solo due giocatori sono stati scelti con la prima pick prima di compiere 19 anni: LeBron James e, più recentemente, Cooper Flagg.

 

LeBron James – 18 anni e 158 giorni (2003, Cleveland Cavaliers)

 

Nel 2003, LeBron James entrò in NBA con un’aura da predestinato. Scelto dai Cleveland Cavaliers direttamente dalla high school di St. Vincent–St. Mary, esordì a 18 anni e mezzo e da lì in poi ha riscritto la storia della lega. Più volte MVP, campione NBA, e leader in quasi tutte le statistiche storiche, è considerato da molti il più grande di tutti i tempi, nonché uno dei più pagati della storia. Il suo ingresso da teenager fu solo l’inizio di un dominio ventennale.

 

Cooper Flagg – 18 anni e 186 giorni (2025, Dallas Mavericks)

 

A distanza di oltre 20 anni da LeBron, nel Draft NBA 2025 un altro diciottenne ha attirato l’attenzione globale: Cooper Flagg. Nato il 21 dicembre 2006, è stato scelto con la prima pick assoluta dai Dallas Mavericks. Ala versatile di 2,06 m, ha incantato al college con Duke, dimostrando un mix raro di istinto difensivo, leadership, tecnica e QI cestistico fuori scala per la sua età.

 

Flagg arriva in NBA con grandi aspettative ma anche con una maturità insolita per un rookie. Il suo potenziale è paragonato a quello dei grandi “two-way players” moderni, e a Dallas sarà chiamato a contribuire subito, condividendo il palcoscenico con star affermate. E sì, la speranza dei tifosi è che possa anche far dimenticare l'addio di un certo Doncic.