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Jake Paul vs Anthony Joshua: quanto hanno guadagnato e cosa succede ora
L’incontro tra Jake Paul e Anthony Joshua non è stato soltanto un evento sportivo, ma l'ennesimo caso mediatico ed economico di portata eccezionale. Al di là del risultato sul ring, il match ha acceso i riflettori su cifre senza precedenti, alimentando il dibattito sul nuovo equilibrio tra spettacolo, business e boxe professionistica. In questo articolo parliamo quindi dell’incasso reale dell’incontro, distinguendo tra stime, dati ufficiali e dinamiche contrattuali, per capire quanto abbia effettivamente guadagnato Jake Paul. Spazio anche alle conseguenze sportive della sconfitta, all’infortunio subito e agli interrogativi sul futuro, tra tempi di recupero e possibili scenari di ritorno sul ring. Un’analisi completa per comprendere cosa resta, oggi, di uno degli eventi più discussi degli ultimi anni.
Quanto ha guadagnato Jake Paul contro Anthony Joshua? Il premio in denaro
Nel pugilato professionistico non è affatto una novità che un atleta possa perdere sul ring e incassare cifre paragonabili, o talvolta superiori, a quelle del vincitore. I compensi non dipendono solo dal risultato sportivo, ma soprattutto dal valore commerciale dell’evento e dalla capacità dei protagonisti di attirare pubblico, sponsor e piattaforme di distribuzione. In questo contesto, Jake Paul è il caso emblematico dell’era moderna: non un pugile d’élite in senso tecnico, ma una figura capace di muovere masse, attenzione mediatica e ricavi senza precedenti.
Contro Anthony Joshua, Paul avrebbe incassato una cifra stimata attorno ai 92 milioni di dollari, una somma enorme che riflette il livello e il richiamo dell’incontro. Il confronto con il match disputato contro Mike Tyson è significativo: in quell’occasione i guadagni di Paul furono nettamente inferiori, pur restando molto elevati, a conferma di come il tenore economico dell’ultimo evento sia stato di un’altra dimensione. Affrontare uno dei pesi massimi più forti e credibili degli ultimi anni ha alzato l’asticella del business, ma anche del rischio sportivo. E infatti, per Paul, l’incontro si è concluso nel peggiore dei modi, con una sconfitta netta e un infortunio serio che lo costringerà a restare lontano dal ring per un periodo prolungato: una frattura alla mandibola in due punti.
Quando torna Jake Paul sul ring: i possibili scenari per il suo futuro
Stabilire oggi una data per il ritorno sul ring di Jake Paul è complesso. L’infortunio subito contro Anthony Joshua non è stato il risultato di un colpo isolato o superficiale, ma di un KO violento, con conseguenze fisiche importanti che hanno imposto un'operazione chirurgica e conseguenti tempi di recupero lunghi con cautela assoluta. La duplice frattura alla mandibola e l’intervento rendono realistico uno stop prolungato, al punto che l’intera stagione 2026 potrebbe essere compromessa, se non addirittura saltata del tutto. In questo contesto sono circolate voci su un possibile ritiro dalla boxe, ma al momento non esistono conferme concrete in questa direzione.
Il futuro resta quindi aperto a più ipotesi. Dal punto di vista sportivo, uno scenario plausibile potrebbe essere il recupero dell’incontro con Gervonta Davis, uno degli attuali pugili imbattuti con cui Paul avrebbe dovuto combattere nel novembre 2025. Allo stesso tempo, non va esclusa una strada alternativa: un possibile approdo in WWE, ipotesi di cui si parla da tempo e che lo porterebbe a seguire le orme del fratello Logan Paul, ormai affermato come una delle figure più riconoscibili del wrestling mondiale. Al momento restano solo supposizioni, ma una certezza c’è: qualsiasi sarà la scelta, il ritorno di Jake Paul difficilmente passerà inosservato.