
Qual è lo staff di Sinner: chi lavora intorno al numero uno al mondo
È consuetudine pensare che i tennisti siano soli. Si gioca uno contro l'altro, stop. Ma in realtà non è così: dietro i successi di ogni tennista c'è un nutrito gruppo di persone. Ciò vale ovviamente anche per Jannik Sinner, numero uno al mondo. Diamo allora un'occhiata a chi c'è dietro il campione italiano: qui lo staff di Sinner al completo, capitanato da Cahill e Vagnozzi.
Lo staff di Sinner, i due allenatori: Cahill e Vagnozzi
Chi segue il tennis conosce bene Darren Cahill, tennista di buon livello per oltre dieci anni, in grado di arrivare fino alle semifinali degli US Open nel 1988. Come allenatore, l'australiano ha fatto ancor meglio portando al numero 1 Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Simona Halep e lo stesso Sinner. Da coach ha fatto il pieno di titoli. Cahill è una sorta di super-allenatore, che lavora - da anni - al fianco di Simone Vagnozzi, ex pro italiano che, da coach, aveva ottenuto già eccellenti risultati con Cecchinato. La distinzione tra i due è netta: Vagnozzi è l'allenatore 'di campo', Cahill una sorta di supervisore, rifinisce il lavoro e con la sua esperienza ha ulteriormente migliorato l'azzurro. Una coppia che funziona, eccome. Fedelissimo di Vagnozzi è Andrea Cipolla, osteopata di Sinner.
Il preparatore atletico di Sinner: il ritorno di Ferrara
Dopo la vittoria di Wimbledon da parte di Sinner è arrivata una novità importante sul fronte staff: Jannik ha deciso di reintegrare Umberto Ferrara, il preparatore atletico che aveva lasciato il team dopo il controverso caso Clostebol. Una scelta che non passa inosservata, perché proprio da quel caso – una positività legata, secondo quanto ricostruito, a uno spray cicatrizzante usato durante un trattamento – erano nate tensioni e cambiamenti nel gruppo di lavoro del numero uno italiano.
Ferrara, figura chiave nella crescita fisica di Sinner, era stato allontanato per precauzione, ma ora il rapporto si è ricucito. Sinner ha voluto premiare la fiducia e la continuità, riconoscendo probabilmente il valore tecnico e umano del preparatore, oggi ritenuto ancora indispensabile nel percorso verso i grandi obiettivi della stagione. Diversa invece la posizione del fisioterapista Giacomo Naldi, che secondo quanto riportato dai media non è stato reintegrato nel team. Il ritorno di Ferrara, in ogni caso, rappresenta un segnale di stabilità: Jannik vuole costruire un ambiente coeso attorno a sé, con persone di fiducia e ruoli ben definiti.
Lo psicologo sportivo dello staff: Riccardo Ceccarelli
Fa parte della squadra anche Riccardo Ceccarelli, medico dello sport che da oltre trent'anni si occupa della mente dei piloti di Formula 1 e a Viareggio dirige 'Formula Medicine', centro all'avanguardia che allena a diminuire il carico emotivo davanti agli errori. "Non ricordo di aver visto uno Jannik negativo che chiede aiuto, neppure dopo il match point sprecato contro Alcaraz agli US Open 2022. Anzi, sono momenti in cui indaga ancora più su sé stesso, in cui cerca di migliorare la reazione alla frustrazione che c'è, è umana. Di solito gli servono un paio di giorni per smaltirla. Direi che la sua forza, e lo ripete soprattutto dopo i tornei vinti, è continuare a lavorare e migliorarsi", le parole di Ceccarelli a Eurosport.
Chi sono i due manager di Jannik Sinner
Alex Vittur è uno dei migliori amici di Sinner, Jannik lo considera un fratello. Si conoscono da anni, Vittur gestisce l'immagine social oltre ad essere suo fidato consigliere, con cui il tennista parla ancora in dialetto altoatesino. Fu lui a scoprirlo, 12enne, segnalandolo a Massimo Sartori, primo allenatore di Sinner. Alex è stato anche un tennista professionista, arrivato - al massimo - al numero 605 della classifica ATP. E poi c'è Lawrence Frankopan, che segue il numero uno al mondo con la sua azienda, 'Starwing Sports', che ha tra i suoi assistiti Khachanov, Wawrinka e Sakkari, da anni nella Top 10 femminile. Frankopan, in molti tornei, lascia il posto al suo braccio destro, il vicepresidente della società, Joseph Cohen.