
Pugili italiani: i migliori e più famosi di sempre
Nel corso della storia della boxe, la nostra nazione ha dato alla luce alcuni dei pugili italiani più talentuosi e leggendari del panorama mondiale. Da campioni che hanno conquistato titoli mondiali a icone che meriterebbero un posto tra i più forti di sempre, il nostro paese ha sempre avuto un posto di rilievo in questo sport. In questo articolo, andremo alla scoperta dei migliori pugili italiani di sempre, presentando sia i protagonisti del passato che quelli più recenti.
Pugili italiani: i 10 nomi più famosi
- Nino Benvenuti (classe 1938)
- Primo Carnera (1906)
- Duilio Loi (1929)
- Sandro Mazzinghi (1938)
- Bruno Arcari (1942)
- Patrizio Oliva (1959)
- Gianfranco Rosi (1957)
- Sumbu Kalambay (1956)
- Clemente Russo (1982)
- Roberto Cammarelle (1980)
Nino Benvenuti, Primo Carnera e Duilio Loi sono i pugili italiani più famosi
Tra i più grandi pugili italiani di sempre, Nino Benvenuti e Primo Carnera occupano un posto di assoluto rilievo, non solo per i loro successi sul ring, ma anche per l’impatto che hanno avuto nella storia della boxe mondiale.
Nino Benvenuti è uno dei più leggendari pugili italiani. Nato nel 1938, il suo nome è indissolubilmente legato alla categoria dei pesi superwelter, welter e medi, dove ha conquistato diversi titoli in diverse occasioni, tra il 1957 e il 1970. La sua carriera ha avuto un punto culminante durante le Olimpiadi di Roma 1960, quando si è laureato campione olimpico, un trionfo che lo ha lanciato definitivamente nel mondo professionistico. Benvenuti è stato protagonista di incontri memorabili, tra cui la celebre trilogia con Emile Griffith e la storica sfida con Carlos Monzón. Oltre al ring, Benvenuti ha intrapreso una carriera anche nel cinema, partecipando a diversi film italiani, dove ha potuto portare la sua fama anche fuori dagli sport da combattimento. Nino Benvenuti è stato uno dei pugili imbattuti più temuti, dato che ottenne 65 vittorie di fila tra il 1961 e il 1966. I titoli vinti? Benvenuti nello specifico? Titolo Mondiale WBA WBC dei pesi superwelter (dal 1965 al 1966), dei pesi medi (dal 1967 al 1970), l'oro olimpico del 1960 nei pesi welter e i due ori nei superwlter agli Europei di Praga 1957 e Lucerna 1959.
Primo Carnera, nato nel 1906 a Sequals in Friuli, è stato invece il primo italiano a conquistare il titolo mondiale dei pesi massimi, un’impresa che lo ha reso un’icona globale. Con il suo soprannome “La Montagna che Cammina”, Carnera ha lasciato un segno indelebile nella boxe, grazie alla sua imponente statura di 197 cm e al suo stile potente. Campione del mondo dal 1933 al 1934, ha affrontato e sconfitto avversari leggendari, portando l’Italia sul tetto del mondo. La sua carriera è stata anche segnata dalla sua partecipazione a competizioni di wrestling e film, dove ha continuato a brillare come una figura d’eccezione, portando la sua fama ben oltre i confini del ring. Carnera è infatti considerabile uno dei wrestler italiani più famosi di sempre: insieme a Bruno Sammartino è infatti presente nella Hall of Fame della WWE.
Duilio Loi, nato nel 1929, è infine uno dei pugili più vincenti della storia italiana. Con 126 vittorie su 129 (di cui 115 per KO), è stato campione mondiale dei pesi welter junior dal 1960 al 1963, difendendo il titolo per ben 9 volte. I tre avversari che lo hanno sconfitto sono stati poi battuti da Loi successivamente. Il suo stile elegante e la sua straordinaria tecnica lo hanno reso uno dei migliori pugili della sua generazione, e la medaglia d'oro al valore atletico del 1960 è una testimonianza della sua qualità e della dedizione nel mondo della boxe. La International Boxin Hall of Fame lo ha inserito nella lista dei più grandi di tutti i tempi.
Migliori pugili italiani: chi sono gli altri
Oltre a Nino Benvenuti e Primo Carnera, l'Italia ha visto nascere altri pugili che, con talento e determinazione, hanno scritto pagine indimenticabili nella storia della boxe. Tra questi, spiccano figure leggendarie come Sandro Mazzinghi e Bruno Arcari, che hanno regalato al pugilato italiano successi e vittorie che rimarranno per sempre nella memoria degli appassionati.
Sandro Mazzinghi, nato nel 1938 a Pontedera, è stato un campione mondiale dei pesi superwelter e ha rappresentato l’Italia con orgoglio negli anni ’60. La sua carriera ha visto sfide memorabili, tanto da consentirgli di ottenere il titolo di Cavaliere della Repubblica nel 1963. La sua forza fisica e la capacità di resistere sotto pressione lo hanno reso uno degli atleti più temuti dell'epoca.
Bruno Arcari, nato nel 1942, ha conquistato il titolo mondiale WBC dei pesi superleggeri, diventando campione del mondo nel tra il 1970 e il 1974. La sua abilità nel combinare velocità e potenza lo ha reso un pugile estremamente pericoloso, e il suo dominio sul ring ha fatto di lui una figura iconica nel pugilato italiano. Arcari ha chiuso la carriera con il brillante record di 73-1-2.
Anche Patrizio Oliva, nato nel 1959, è stato un pilastro del pugilato italiano negli anni ’80 e ’90. Conosciuto come “Sparviero”, Oliva ha vinto l'oro olimpico a Mosca nel 1980 e ha dominato la categoria dei pesi superleggeri, diventando anche campione mondiale WBA.
Gianfranco Rosi (1957), un altro nome che ha fatto la storia della boxe italiana, è stato campione mondiale dei pesi superwelter e ha vinto i titoli WBC (1987-1988) e IBF (1989-1994). Nel 2019 è stato onorato dal Collare d'oro al merito sportivo.
Negli anni più recenti, Roberto Cammarelle ha rappresentato l'Italia con onore nel pugilato olimpico. Nativo del 1980, Cammarelle ha conquistato l'oro olimpico nel 2008 a Pechino nella categoria dei pesi supermassimi e ha portato a casa anche numerosi titoli mondiali ed europei. Sempre ai Giochi Olimpici, ha vinto il bronzo nel 2004 e l'argento nel 2012. La sua potenza fisica, unita a una tecnica sopraffina, lo ha reso uno dei pugili più temuti della sua generazione.
Tra gli altri pugili italiani che si sono distinti per talento e successi, continuando a fare la storia del pugilato, c'è anche Sumbu Kalambay, nato nel 1956, è uno dei migliori pugili della categoria dei pesi medi. Originario del Congo ma naturalizzato italiano, Kalambay ha conquistato il titolo mondiale dei pesi medi nel 1987. Sempre in quell'anno, vinse anche il titolo europeo, riconfermandosi campione d'Europa anche nel 1990.
Clemente Russo, classe 1982, è un altro grande nome del pugilato italiano, soprattutto nel contesto della boxe olimpica. Due volte medaglia d'argento alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e Londra nel 2012 nella categoria dei pesi massimi, Russo ha dominato la scena a livello internazionale vincendo due volte il titolo mondiale (Chicago 2007 e Almaty 2013).