warner bros

Warner Bros. è in vendita: cosa succede ora?

Dopo mesi di rumors e speculazioni, la notizia è ufficiale: Warner Bros. Discovery ha avviato una “revisione delle alternative strategiche per la massimizzazione del valore azionario”. Il colosso di Burbank ha ricevuto “manifestazioni di interesse non sollecitate” da diverse parti per l’acquisizione, sia dell’intera società sia di alcune delle sue divisioni più preziose, in primis quella cinematografica. È chiaro che l’azienda sta valutando una potenziale vendita e, soprattutto, sta cercando il miglior offerente.

Questa mossa non sorprende gli analisti, data la situazione finanziaria incerta in cui versa Warner Bros. da tempo. Il merger del 2022 con Discovery ha portato a un pesante indebitamento, aggravato dai risultati sotto la media di alcuni dei suoi recenti blockbuster cinematografici. Tuttavia, l’annuncio della vendita ha immediatamente sortito un effetto positivo sul mercato, con le azioni dell’azienda che sono cresciute del 10% nelle ore successive. Il CEO David Zaslav ha giustificato il forte interesse citando l’ampissimo portfolio di asset che la major di Hollywood detiene, che spazia dal servizio di streaming HBO Max all’emittente televisiva CNN, fino alle divisioni cinema e gaming che controllano franchise globali come Harry Potter, il Signore degli Anelli e l’Universo DC.

Per massimizzare il valore in vista di una possibile cessione, Warner Bros. ha già avviato un processo di scorporo delle sue attività, separando la TV tradizionale via cavo (CNN e Discovery) dalle divisioni cinema e streaming (HBO Max). La grande incognita ora è se la compagnia preferirà una vendita in blocco o la cessione separata delle singole divisioni. In ogni caso, la scomparsa o la redistribuzione degli asset di una delle cinque major di Hollywood – insieme a Disney, Sony, Paramount e Universal – è destinata a provocare un vero e proprio terremoto nel settore globale dell’intrattenimento.

Crisi finanziaria e i potenziali acquirenti

La decisione di vendere è stata innescata da una combinazione di debiti strutturali, perdite nel settore cinematografico e una posizione non dominante nel mercato dello streaming.

I fattori dietro la crisi di Warner

I problemi finanziari di Warner Bros. Discovery sono molteplici. Il settore televisivo tradizionale è fiaccato dalla riduzione degli abbonamenti via cavo, mentre lo streaming, pur essendo in crescita, non genera i ricavi sperati. Nonostante l’obiettivo di raggiungere 150 milioni di utenti registrati nel 2026, HBO Max fatica a imporsi a livello internazionale (non è ancora arrivato in Paesi chiave come l’Italia) e si posiziona quarto negli Stati Uniti, dopo Netflix, Disney+ e Amazon Prime Video. A questo si aggiunge un alto debito accumulato dopo la fusione con Discovery, che ha spinto il CDA a valutare ogni opzione per appianare le perdite.

Un peso non indifferente sulla condizione economica è dato dai flop cinematografici recenti. Pellicole molto attese come Joker: Folie à Deux e Mickey17 non hanno raggiunto la soglia minima per coprire i costi di produzione e marketing, generando perdite stimate in milioni di dollari. Anche un successo commerciale come Superman di James Gunn, pur avendo avuto il maggior esordio per un film in solitaria di Superman, potrebbe non aver recuperato interamente i costi colossali solo con l’uscita cinematografica. Questi insuccessi hanno alimentato il timore degli investitori riguardo alla capacità della compagnia di sfruttare efficacemente le sue franchise.

Chi si comprerà Warner Bros.?

La vendita di un asset così strategico ha attirato l’attenzione di diversi colossi:

  1. Paramount Skydance: Fresca di merger, l’azienda di David Ellison (figlio del cofondatore di Oracle) avrebbe già messo sul piatto un’offerta di acquisizione in blocco per l’intero gruppo a 24 dollari per azione, per un valore totale di quasi 60 miliardi di dollari. Nonostante il CDA di Warner l’abbia giudicata troppo bassa, l’unione tra Warner e Paramount creerebbe un gigante dell’intrattenimento senza precedenti.
  2. Netflix e NBCUniversal: Entrambe le compagnie sono interessate in particolare agli asset legati allo streaming. Netflix potrebbe puntare ai diritti di streaming delle produzioni HBO Max e all’intero catalogo Warner, mentre NBCUniversal potrebbe vedere in HBO Max il sostituto ideale per il suo servizio Peacock, che non ha goduto di grande seguito.
  3. Apple e Amazon: Tradizionalmente meno legati alla produzione cinematografica classica, questi tech giant potrebbero avanzare un’offerta, se non altro per mettere le mani sull’enorme parco di IP storiche (come Harry Potter e DC) da sfruttare su tutte le loro piattaforme.
  4. Fondi Privati e Azionisti: L’opzione “peggiore” per il pubblico vedrebbe una vendita a una cordata di azionisti, fondi privati e fondi sovrani (come il fondo sovrano dell’Arabia Saudita), che potrebbero smembrare l’azienda e concentrarsi sulla massimizzazione del profitto, potenzialmente a discapito della diversità e qualità dei contenuti. La vendita separata di HBO, Discovery e Warner rimane l’altra opzione cruciale sul tavolo.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

Bonus fino a 7.050€ di bonus.

Scopri

Articoli Correlati

warner bros

31 Ottobre 2025

Warner Bros. è in vendita: cosa succede ora?

Dopo mesi di rumors e speculazioni, la notizia è ufficiale: Warner Bros. Discovery ha avviato una “revisione delle alternative strategiche per la massimizzazione del valore azionario”. Il colosso di B...

Continua a leggere

pechino express

29 Ottobre 2025

Pechino Express 2026: le tappe della nuova stagione

Dopo settimane di indiscrezioni e anticipazioni, sono state finalmente rivelate tutte le coppie di concorrenti che parteciperanno, zaino in spalla, alla tredicesima edizione di Pechino Express. Il rea...

Continua a leggere

In evidenza

Vedi tutte