Spotify: arrivano gli audiolibri!

Se qualche mese fa Spotify aveva ricevuto lamentele dagli abbonati, perché ha aumentato il prezzo degli abbonamenti, ora pare voglia fare ammenda. La piattaforma leader dello streaming musicale, dopo che è diventata punto di riferimento per i podcast punta a un nuovo mercato: gli audiolibri.

La compagnia svedese ha ufficialmente lanciato la nuova funzionalità che permette agli utenti di poter ascoltare un vasto catalogo di audiolibri. Per ora questa novità è disponibile solo nel Regno Unito e in Australia e dà fino a 15 ore di ascolto gratuito al mese. 

Non è ancora chiaro quando arriverà, ma voci di corridoio affermano che dovrebbe arrivare negli Stati Uniti entro fine anno, e in Europa, e quindi in Italia, subito dopo.

Come funzionano gli audiolibri su Spotify?

Spotify mette a disposizione 15 ore di ascolto mensili, ma queste saranno disponibili solo per chi ha un piano in abbonamento premium attivo. A queste ore, in caso dovessero finire, c’è la possibilità di aggiungerne altre, pagando un supplemento. Ma non solo, se un titolo ci piace particolarmente, o non volessimo rischiare di finire le 15 ore, è possibile acquistare a titolo definitivo l’audiolibro.

Al momento, il servizio già offre un gran numero di titoli, proprio perché Spotify è riuscito a fare accordi con colossi dell’editoria come Penguin Random House, HarperCollins, Hachette e Simon & Schuster. Il colosso dello streaming si è subito vantato della nuova aggiunta al suo catalogo affermando di essere: “la più grande piattaforma di streaming di audiolibri su abbonamento attualmente sul mercato”.

Come già anticipato, purtroppo ancora non si ha una data per l’arrivo di questa nuova funzione sull’applicazione di streaming in Italia. Si presuppone che sarà possibile ascoltarli nei paesi europei dai primi mesi del 2024, anche se bisogna capire anche come farà Spotify ad acquisire i diritti editoriali in così tanti paesi.

Oggi, le piattaforme per l’ascolto di audiolibri più famose in Italia sono Storytel e Audible. Ce la farà Spotify a scalzarle dal podio e posizionarsi in cima anche per questo segmento? Continua a seguirci su Sisal News per non perdere nessuna novità.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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