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Prime Video come Netflix: Amazon pensa a un piano con pubblicità

Tempi duri per le piattaforme streaming. Dopo il primo boom di cancellazioni da Netflix dovute al blocco della condivisione degli account, sono arrivate voci poco promettenti anche da un’altra piattaforma molto famosa: Prime Video di Amazon.

Premesso che non ci sono conferme in tal senso, sembrerebbe che Amazon stia pensando di seguire le orme di Netflix, ma non per quanto riguarda la condivisione degli account, quanto per l’introduzione di un piano di abbonamento con pubblicità.

Come si può immaginare, l’idea ha già fatto il giro del mondo, scaturendo le reazioni più disparate. Vediamo quali sono le informazioni diffuse finora!

Cosa sappiamo sul piano con pubblicità di Prime Video

Solo qualche giorno fa il Wall Street Journal ha comunicato che Amazon vorrebbe introdurre un nuovo piano di abbonamento con Prime Video basato sulla presenza o meno della pubblicità.

In questo modo Prime farebbe una suddivisione tra gli utenti abbonati a Prime: da una parte coloro che pagano un piano con la pubblicità inclusa, mentre dall’altra quelli che, pagando di più, avrebbero a disposizione la piattaforma di streaming senza pubblicità.

In realtà, bisogna tenere presente che questa novità riguarda solo in parte Prime Video, in quanto già adesso vengono trasmesse le pubblicità durante le sue dirette sportive. Inoltre Prime Video dispone di un servizio gratuito chiamato Freevee che presenta un ampio catalogo di film e serie TV.

La scelta di modificare le condizioni del piano di abbonamento sarebbe ispirata alla decisione presa non molto tempo fa dalla concorrenza (in particolare Netflix), che oggi ha oltre 5 milioni di spettatori che hanno preferito la pubblicità nei programmi trasmessi. Inoltre, si noti che anche Disney+ possiede un piano con la pubblicità e assieme a questi, ci sono altri servizi che hanno preso la stessa strada, come HBO Max e Hulu.

Il motivo per cui Amazon starebbe pensando di seguire i suoi competitor su questo si deve alla volontà di coprire i costi di programmi TV ambiziosi, come per esempio Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere, e allo stesso tempo per inserire programmi di qualità e competere al meglio con Netflix e Apple.

Finora, comunque, non sono state date conferme dai canali ufficiali. Per questo  non ti resta altro che aspettare e continuare a seguirci su Sisal News per non restare indietro con le notizie.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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