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The Last of US 3: Neil Druckmann lascia la serie

Un annuncio inatteso scuote il mondo di The Last of Us: Neil Druckmann, co-creatore della celebre serie HBO e mente dietro l’omonimo videogioco di successo, ha deciso di lasciare la produzione televisiva. Questa decisione arriva subito dopo la conclusione dei lavori sulla seconda stagione e prima che la terza entri nel vivo della produzione, spostando l’equilibrio di uno degli adattamenti videoludici più discussi e acclamati degli ultimi anni.

Le motivazioni dietro la scelta

La notizia della partenza di Druckmann ha un peso significativo, dato il suo ruolo cruciale. Fin dal debutto della serie nel 2023, che ha ottenuto un impressionante 96% su Rotten Tomatoes e si è imposto come uno dei migliori esordi nella storia di HBO, Druckmann ha affiancato Craig Mazin nella guida creativa. Il creativo californiano ha spiegato le ragioni del suo abbandono in una nota ufficiale:

“Ho preso la decisione difficile di allontanarmi da The Last of Us per HBO. Concluso il lavoro sulla stagione 2 e prima che inizi quello significativo sulla 3, è il momento giusto per concentrare tutta la mia attenzione su Naughty Dog e sui progetti futuri, incluso il videogioco Intergalactic: The Heretic Prophet.”

Nonostante l’addio alle responsabilità quotidiane, Druckmann manterrà i titoli di co-creatore ed executive producer, ma non sarà più coinvolto nelle decisioni operative della serie. Il suo focus si sposta interamente su Naughty Dog, lo studio di sviluppo di videogiochi di cui è al vertice e che ha dato i natali ai due capitoli del gioco da cui è nato l’adattamento televisivo. La seconda stagione dello show, andata in onda da aprile a maggio e basata su The Last of Us – Parte II, ha registrato un leggero calo d’ascolti rispetto alla prima, ma ha comunque confermato la forza e l’attrattiva del marchio zombi-post-apocalittico.

Il futuro della serie TV

Con la partenza di Druckmann, la serie TV rimane ora interamente nelle mani di Craig Mazin, già autore della pluripremiata Chernobyl, che assume il ruolo di unico showrunner (responsabile creativo). In risposta alla decisione del collega, Mazin ha dichiarato:

“Lavorare con Neil è stato un sogno creativo. Mentre lui si dedica al prossimo gioco, io continuerò con il nostro cast e la nostra troupe per offrire lo spettacolo che il pubblico si aspetta.”

Questa transizione segna un momento cruciale per il futuro di The Last of Us su HBO. Se da un lato l’assenza di Druckmann potrebbe preoccupare alcuni fan, dall’altro la leadership di Mazin, già dimostrata in Chernobyl e nella prima stagione di The Last of Us, offre rassicurazioni sulla qualità del prodotto finale. In attesa della terza stagione, i fan possono (ri)guardare tutti gli episodi su Sky e in streaming su NOW.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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