statuetta degli oscar

Cambiamento in vista per gli Oscar? La diretta potrebbe spostarsi su Youtube

Il futuro della cerimonia degli Oscar potrebbe essere sul digitale. Secondo fonti di Bloomberg, YouTube ha avanzato una richiesta ufficiale per acquisire i diritti televisivi degli Academy Awards. L’obiettivo è trasmettere l’evento a partire dal 2029, anno in cui scadrà l’attuale accordo tra l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e la rete televisiva ABC. Questa mossa segna l’interesse crescente dei colossi digitali per gli eventi in diretta di alto profilo, una strategia mirata a diversificare l’offerta e attrarre un pubblico più vasto.

Un Contesto di Trattative e Strategie Digitali

L’iniziativa di YouTube, che fa parte di Google, arriva in un momento cruciale. Le trattative esclusive tra l’Academy e ABC, partner storico della kermesse dal 1976, sono fallite quest’estate a causa di divergenze sull’aumento del canone di trasmissione. L’attuale contratto vincola ABC fino al 2028, aprendo la strada a nuove negoziazioni per le edizioni successive. Bill Kramer, amministratore delegato dell’Academy, pur definendo ABC un “partner straordinario”, ha sottolineato l’aspettativa di un accordo “molto lucrativo” con qualsiasi emittente.

L’offerta di YouTube non sorprende, considerando la recente evoluzione strategica della piattaforma. Stanno aumentando gli investimenti in eventi in diretta per attrarre nuovi utenti, come dimostra l’acquisizione del NFL Sunday Ticket per il servizio a pagamento YouTube TV e il successo della diretta del podcast “New Heights” con Taylor Swift, che ha registrato numeri record di spettatori.

Un eventuale passaggio degli Oscar su YouTube causerebbe un vero e proprio terremoto nell’industria dello spettacolo. Nonostante il costante calo di audience degli ultimi anni, la piattaforma, con i suoi oltre 2 miliardi di utenti attivi mensili, potrebbe offrire una visibilità globale senza precedenti. L’acquisizione consentirebbe a YouTube di competere direttamente con servizi di streaming come Netflix e Prime Video, anch’essi sempre più orientati verso gli eventi live per incrementare abbonamenti e introiti pubblicitari. Non ci resta che vedere come si evolgerà questa situazione!

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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