Assassin’s Creed: Ubisoft ha in cantiere 10 nuovi giochi

Ubisoft ha svelato un piano ambizioso per il futuro di Assassin’s Creed, annunciando lo sviluppo di ben 10 nuovi giochi nei prossimi cinque anni. Questa mossa arriva dopo un periodo di riflessione e di riorganizzazione interna, e mira a rilanciare uno dei franchise più amati del mondo videoludico.

Un ventaglio di titoli per tutti i gusti

Tra i progetti annunciati, troviamo titoli che spaziano dai capitoli principali a spin-off più sperimentali:

• Assassin’s Creed: Shadows: il prossimo capitolo della saga principale, ambientato in un periodo storico affascinante e promettente.
• Assassin’s Creed: Hexe: un titolo horror che ci porterà in un’atmosfera oscura e inquietante, lontano dai soliti canoni della serie.
• Black Flag Remake: un remake del celebre capitolo ambientato nel mondo della pirateria, che farà felici i fan della prima ora.
• Assassin’s Creed Invictus: un party game free-to-play ispirato a Fall Guys, pensato per un pubblico più ampio e casual.
• Assassin’s Creed Jade: un titolo mobile che permetterà di vivere le avventure di un Assassino anche in mobilità.

Questa strategia di Ubisoft ricorda quella di Activision con Call of Duty, che prevede un’uscita annuale di nuovi capitoli e spin-off. L’obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione del pubblico e di diversificare l’offerta, proponendo esperienze di gioco sempre nuove e coinvolgenti.

Questa strategia aggressiva potrebbe però generare alcune preoccupazioni. La frequenza delle uscite potrebbe portare a una diluizione della qualità dei prodotti, e i fan potrebbero sentirsi sopraffatti da un’offerta troppo vasta. Inoltre, le recenti polemiche sulla rappresentazione storica di alcuni personaggi, come nel caso di Yasuke in Assassin’s Creed: Shadows, hanno sollevato dubbi sulla sensibilità di Ubisoft verso le tematiche culturali e storiche.

Il futuro di Assassin’s Creed si presenta ricco di novità e sorprese. Tuttavia, per garantire il successo a lungo termine del franchise, Ubisoft dovrà trovare un equilibrio tra quantità e qualità, e prestare particolare attenzione alla rappresentazione storica e culturale nei suoi giochi.