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The Witcher, differenze tra serie tv e libri

The Witcher è una popolarissima serie polacco-statunitense distribuita da Netflix e tratta dalla serie di libri scritti da Andrzej Sapkowski negli anni ’90: la Saga di Geralt di Rivia. Nell’articolo di oggi analizzeremo le differenze più significative tra le prime due stagioni dell’adattamento targato Netflix e il racconto originale. 

Le modifiche sono molte, soprattutto nella seconda stagione, perciò abbiamo cercato di concentrarci solo su quelle di maggior impatto. Attenzione agli spoiler che seguiranno, sia per quanto riguarda i libri che lo show!

Le battaglie principali 

Nella serie viviamo la caduta di Cintra sia dal punto di vista di Ciri che da quello di Geralt, e seguiamo perfino Yennefer nella Battaglia di Colle Sodden. Tuttavia, sebbene questi eventi siano comunque cruciali nella trama dei libri, accadono per lo più al di fuori della narrazione

Nei romanzi vengono menzionati, e Ciri ha un incubo su quella che viene denominata la Battaglia – o il Massacro – di Cintra, ma le stragi non vengono descritte in maniera dettagliata. 

I giochi di potere della Confraternita 

La Confraternita dei Maghi è un potente gruppo politico sia nei libri che nella serie, tuttavia, nell’adattamento televisivo è responsabile di una serie di macchinazioni che nei romanzi sono taciute almeno fino al volume Il tempo della guerra.

Nella prima stagione, il piano di Nilfgaard di invadere Cintra crea una frattura nel Concilio dei Maghi; la seconda stagione vede Tissaia allearsi con Vilgefortz per tenere sotto scacco Stregobor e Artorius, e si conclude con un incontro tra Tissaia e i Monarchi del Nord, che piazzano una taglia sulla testa di Ciri

Il parallelo più vicino ne Il sangue degli elfi è rappresentato dall’incontro segreto tra i Re del Nord, riuniti per pianificare una guerra contro l’Impero di Nilfgaard.

La Madre Immortale 

Voleth Meir è l’antagonista principale della seconda stagione: questo demone che si nutre del dolore altrui è il burattinaio che manovra ogni filo della trama. 

Le sue macchinazioni alimentano le ambizioni di Fringilla, la sete di vendetta di Francesca e il tradimento di Ciri e Geralt da parte di Yennefer. La creatura si cela per di più dietro la cruenta battaglia finale, possedendo Ciri e massacrando gli Strighi a Kaer Morhen, eppure nei libri non esiste affatto

A giudicare dalla sua casa, che presenta delle zampe di basilisco, il personaggio sembra essere ispirato a quello di Baba Yaga – una figura protagonista del folklore slavo – e alla sua capanna con zampe di pollo.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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