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League of Legends: la community italiana si appella a Riot Games

La scena competitiva italiana di League of Legends è in fermento, con la community che si fa sentire e chiede un cambiamento. L’Iniziativa Popolare Esports (IPE), un movimento nato dalla community per la community, ha raccolto il malcontento generale e ha deciso di rivolgersi direttamente a Riot Games, scavalcando l’attuale tournament organizer, PG Esports.

Un sondaggio che rivela un quadro critico

L’IPE ha condotto un sondaggio tra oltre 100 addetti ai lavori della scena competitiva italiana, rivelando un quadro tutt’altro che positivo. Le critiche si concentrano soprattutto sulla gestione dei social media e sulla comunicazione con la community, ritenute inadeguate. Oltre il 90% dei rispondenti si è espresso negativamente su questi aspetti.

Tuttavia, il sondaggio lascia anche uno spiraglio di speranza: più della metà degli intervistati crede che PG Esports possa “ristabilire le condizioni necessarie per una competizione valida, prestigiosa e coinvolgente”, a patto che vengano apportati cambiamenti drastici nel modo di operare.

Le richieste della community a Riot Games

Durante la trasmissione Studio League del 31 marzo 2025, Andrea “Clockwork” Barresi, uno dei firmatari dell’IPE, ha spiegato che il movimento ha deciso di rivolgersi direttamente a Riot Games perché PG Esports non ha ascoltato le richieste della community. La lettera inviata a Riot Games elenca una serie di richieste specifiche:

  • Controlli periodici sul tournament organizer per garantire standard di qualità minimi.
  • Assunzione di più caster e fornitura di mezzi per creare interesse nella lega.
  • Maggiore presenza di eventi dal vivo per coinvolgere la community.
  • Comunicazione efficace sui social media con contenuti mirati.
  • Coinvolgimento di figure di spicco della community e dei team partecipanti.
  • Comunicazione chiara e regolare con la community e i team.
  • Creazione di incentivi per rendere la competizione equilibrata e avvincente.

La possibilità di un cambio di tournament organizer

La lettera dell’IPE si conclude con un appello a Riot Games affinché prenda in considerazione la possibilità di sostituire PG Esports come tournament organizer a partire dalla stagione 2026, qualora non fosse in grado di garantire standard qualitativi adeguati. Questa richiesta fa eco a quanto accaduto recentemente in altri paesi, come Turchia, Benelux, Polonia e Grecia.

La community italiana di League of Legends spera che Riot Games ascolti le loro richieste e prenda provvedimenti per rilanciare la scena competitiva nazionale.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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