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Esport World Cup: svelato il trofeo

La Esports World Cup Foundation (EWCF) ha svelato al mondo, da Riyadh, il sistema di trofei che celebrerà l’eccellenza competitiva globale per l’edizione 2025 dell’Esports World Cup. Un’opera d’arte e di ingegneria, il Trophy System, torna dopo il successo del 2024 per ridefinire la narrazione della gloria negli esports, unendo performance sportive, simbolismo profondo e un’inedita forma di memoria collettiva. Il cuore pulsante di questo sistema è il prestigioso Club Championship Trophy, realizzato dal celebre atelier britannico Thomas Lyte, affiancato da una serie di elementi che compongono il percorso simbolico dei campioni: le Key, i Game Trophies e il Totem, una struttura monumentale che racconterà per sempre la storia dei migliori al mondo.

Il sistema di trofei della Esports World Cup è molto più di una semplice coppa. È una narrazione tangibile del viaggio di ogni atleta e club verso la gloria.

La Key: ambizione e memoria

Ogni partecipante all’Esports World Cup riceve una Key personalizzata, un piccolo cuore inciso racchiuso in una cornice removibile. Per i campioni in carica, la Key è ridisegnata per sottolineare il loro status di “difensori del titolo”. Al momento della vittoria, questa Key viene incastonata nel Game Trophy, completando l’opera e simboleggiando il culmine della conquista in un determinato gioco. Ma la sua importanza non finisce qui: la cornice della Key vincente viene poi inserita nel Totem, una testimonianza permanente e visibile di gloria, scolpita per l’eternità.

Il Totem, imponente struttura collocata nel celebre Boulevard di Riyadh, funge da timeline scolpita della storia del torneo. Le Key dei vincitori trovano il loro posto in alto, in un’esposizione di prestigio. Al contrario, quelle degli eliminati vengono cerimonialmente frantumate e inglobate nella base in resina del Totem, un potente simbolo della loro caduta nel viaggio verso l’immortalità competitiva. È un gesto che ricorda la durezza della competizione e la transitorietà del successo. Ma c’è anche un tocco personale: ogni Game Champion può scegliere tre Keys sconfitte da incastonare alla base del proprio trofeo, un tributo unico e personale agli avversari superati lungo il percorso.

Il club championship trophy

Il Club Championship Trophy, il pezzo centrale e più ambito del sistema, è un vero e proprio capolavoro. Realizzato a mano dal prestigioso atelier Thomas Lyte, è un’icona di prestigio che fonde sapientemente artigianato secolare e design contemporaneo. Costruito in argento sterling e placcato in oro 24 carati, il trofeo vanta un peso di oltre 9 kg e raggiunge i 60 cm di altezza, imponente e maestoso.

Il suo design non è casuale: concepito come un intreccio di triangoli, evoca il tronco di una palma, un simbolo fortemente radicato nella cultura saudita. Il trofeo culmina con un globo incoronato, che simboleggia la vittoria globale e la supremazia mondiale. Le maniglie, ispirate al cabling informatico, incarnano l’anima tecnologica e innovativa del torneo, creando un ponte tra la tradizione artigianale e il futuro digitale degli esports. “Abbiamo portato la nostra eredità artigianale sul palcoscenico globale del gaming competitivo”, ha dichiarato Liam Malorey-Vibert, Head of Marketing & Brand di Thomas Lyte, sottolineando l’orgoglio per questa creazione.

Una visione artistica per la gloria competitiva

L’estetica e la narrazione del Trophy System non si limitano al solo design fisico. Sono state portate sullo schermo da Territory Studio, vincitore di numerosi premi, che ha realizzato lo spot di lancio. Il cortometraggio è ambientato in un mondo 3D che fonde armoniosamente architettura brutalista e design futuristico, con sequenze intense che utilizzano transizioni di sabbia, suoni metallici e motivi a triangolo per creare un’atmosfera epica.

“Il nostro concept ruota attorno alla ‘strada verso l’immortalità’ – un viaggio eroico verso la leggenda”. Ha spiegato Chris Sharpe, Direttore Creativo di Territory Studio, evidenziando la profondità concettuale dietro la presentazione. Il cortometraggio si chiude con una frase che già promette di diventare un cult tra i fan. “I tuoi sogni saranno spezzati o il tuo nome sarà scolpito nella pietra?”. Una domanda retorica che incapsula la posta in gioco e il dramma della competizione.

L’Esports World Cup 2025 si preannuncia, dunque, come l’evento più epico della storia degli esports. A Riyadh sono attesi oltre 2.000 giocatori professionisti (tra cui, come precedentemente menzionato, anche atleti italiani) e 200 Club provenienti da più di 100 paesi, pronti a sfidarsi in 25 tornei su 24 titoli diversi, per un montepremi record che supera i 70 milioni di dollari

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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