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Capcom scommette su Street Fight 6: le finali della SFL saranno a pagamento

Capcom ha annunciato una svolta radicale per il circuito competitivo di Street Fighter 6, introducendo un modello a pagamento per le fasi finali dei suoi tornei di punta. Le finali della prestigiosa Capcom Cup e della Street Fighters League (SFL), previste per il prossimo marzo, non saranno trasmesse in diretta gratuita sui canali tradizionali come Twitch o YouTube. Al contrario, l’accesso allo streaming in tempo reale richiederà l’acquisto di un biglietto, un esperimento di monetizzazione che ha già sollevato un’ondata di critiche nella Fighting Game Community (FGC).

L’evento è uno dei più seguiti e amati dalla FGC non solo per l’alta qualità degli scontri, ma anche per l’impressionante montepremi da 1 milione di dollari della Capcom Cup, che continua ad attrarre nuovi talenti e a mettere in sfida i veterani del picchiaduro.

Il modello Pay-Per-View e le conseguenze sul circuito

La formula scelta da Capcom divide nettamente il torneo in due fasi, adottando un approccio ibrido tra fruizione gratuita e accesso a pagamento.

Struttura e costi dell’evento

La fase a gironi di entrambi i tornei rimarrà liberamente accessibile, ma le finali richiederanno un ticket d’ingresso virtuale:

  • Capcom Cup 12 (Top 16): La fase a gironi (11-13 marzo) sarà gratuita. Le finali (14 marzo) saranno a pagamento.
  • Street Fighter League (SFL): La fase a gironi (13 marzo) sarà gratuita. Le finali (15 marzo) saranno a pagamento.

Il costo per accedere allo streaming è il seguente:

  • Biglietto Combinato: Circa 35 euro (6000 Yen) per le finali di entrambi gli eventi.
  • Biglietto Singolo: Circa 23 euro per le finali di ciascun evento.

È importante notare che, per mitigare l’impatto, Capcom ha previsto di rendere le finali disponibili gratuitamente sulle consuete piattaforme a partire da una settimana dopo la conclusione dell’evento.

Reazioni e co-streaming vietato

La conseguenza più immediata e impattante di questa scelta è il divieto di ogni forma di co-streaming. Questa strategia di marketing aveva contribuito immensamente alla popolarità del gioco e del suo circuito competitivo, con streamer di alto profilo come Maximilian Dood capaci di portare centinaia di migliaia di spettatori aggiuntivi sul torneo.

Come prevedibile, la decisione ha generato un’ampia frustrazione, con molti membri di spicco della FGC che si sono espressi apertamente contro Capcom. Il dibattito sulla sostenibilità economica degli esports è aperto da quasi un decennio, e Street Fighter 6 è il primo titolo di punta a sperimentare attivamente con il modello pay-per-view.

Molti fan suggeriscono che, trattandosi di un primo esperimento, un prezzo di accesso più basso avrebbe potuto generare meno frustrazione, specialmente considerando che il biglietto combinato ha un costo paragonabile all’edizione standard di Street Fighter 6. Capcom ha ancora diversi mesi per valutare le reazioni e potenzialmente cambiare rotta.

Paolo Carta

Paolo collabora da anni con diversi magazine online e riviste cartacee del settore automotive. Appassionato di cinema, viaggi e di sport, non disdegna critiche e giudizi avversi alle serie tv. Nato nel 1978 nella provincia capitolina, è romano ma non romanista.

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